Attualità

Censimento discariche abusive, come partecipare

Cai, Legambiente e Italia Nostra spiegano come effettuare le segnalazioni dei rifiuti in modo tale che Comuni ed Esa possano intervenire

Foto di repertorio

Dopo la riunione dell’8 Febbraio scorso, alla quale hanno partecipato Comuni, Esa, Gat, Parco Nazionale, Legambiente, Cai, Italia Nostra, Federcaccia, Atc, il Club Alpino Italiano isola d'Elba si è reso disponibile ad assumersi l’impegno di processare i dati raccolti circa la presenza di discariche di rifiuti sul territorio.

In una nota congiunta di Cai, Legambiente e Italia Nostra Arcipelago toscano viene spiegato come i cittadini possono contribuire a segnalare le discariche abusive sul territorio.

I dati in entrata verranno geolocalizzati e censiti su una apposita cartografia. Per evitare inutili e molteplici segnalazioni della stessa discarica abusiva, utilizzando questo link  - che può essere visualizzato da tutti ma che è modificabile solo dal CAI - sarà possibile visualizzare “in qualsiasi momento" lo stato di aggiornamento del censimento in base alle segnalazioni pervenute in tempo reale. 

La linea rossa evidenziata nella cartografia rappresenta la Grande Traversata Elbana (Gte) e i punti numerati corrispondono ai depositi ad oggi esistenti che sono collegati con le immagini corrispondenti debitamente. Ad esempio: punto 1 sulla mappa Corrisponde immagine 1 nello stesso link.

Per evitare inutili sovrapposizioni e sopralluoghi, in linea di massima, l’isola è stata divisa in 3 settori, il cui monitoraggio è di competenza di: Legambiente per la zona Occidentale ,considerando l’aeroporto della PIla come limite, mentre nella zona centrale fino alla strada provinciale di Campo ai Peri di competenza del Cai e la restante area Orientale per Italia Nostra. 

Questo non toglie che altre associazioni, come stanno facendo la Protezione Civile nel Comune di Rio, le Associazioni Venatorie a Portoferraio o i volontari a Poggio, possano intervenire in accordo con i Comuni ed Esa e/o adottare tratti di GTE e strade limitrofe (in particolare quelle costiere, prese molto di mira dai vandali dei rifiuti) per segnalare discariche. Le segnalazioni occasionali o isolate verranno comunque prese in considerazione e inserite nella mappa.

Per segnalare le discariche abusive dovranno essere forniti i dati completi quantomeno delle coordinate geografiche e se possibile corredate di immagini fotografiche e con una breve segnalazione della tipologia dei rifiuti, in particolare l’eventuale presenza di amianto o di altri rifiuti pericolosi e nocivi, evitando in modo tassativo segnalazioni generiche e di difficile localizzazione.

Qualora sia difficoltoso individuare il punto Gps di una discarica può essere di aiuto il download sul proprio dispositivo mobile della mappa del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, che è gratuita.

La procedura per la sua installazione è piuttosto semplice: scaricare la app AVENZA MAPS (sia per IOs che Android) e cercare la carta dell’isola d’Elba “4 land” del Parco nazionale. Il sistema di individuazione delle coordinate di un punto è semplicissimo e del tutto intuitivo, così come il tracciamento delle foto, le quali vengono direttamente posizionate sulla mappa del telefono nel punto esatto in cui sono state scattate. Per questa ultima opzione usare l’opzione “traccia foto”.

Cai, Legambiente e Italia Nostra cercheranno, nei limiti del possibile, di classificare i depositi di rifiuti in quattro categorie: urbani-ingombranti; pericolosi e inerti. In modo tale che la seconda fase del progetto sia semplificata il più possibile a chi subentrerà nell’analisi dei dati.

L’obiettivo è che Esa e le amministrazioni comunali possano, nel brevissimo periodo, avere un quadro di insieme dello stato generale dei luoghi e organizzare azioni di recupero dei rifiuti, anche su base volontaria, pianificando azioni di bonifica con ditte specializzate nei tempi e modi da stabilire, con la elaborazione di un progetto elbano più specifico e che richiederà tempo.

"Si ringrazia tutti in anticipo per la collaborazione chiunque vorrà impegnarsi in questa attività per ripulire la nostra splendida isola e la Grande Traversata Elbana dal disastro causato da chi non la ama e ogni giorno la sfregia per vandalismo, ignoranza o per un misero tornaconto economico".