E' iniziato venerdì 15 settembre il nuovo
anno scolastico anche all'istituto “Foresi” di Portoferraio. Appuntamento
nell'Aula Magna del plesso di via Bini (Grigolo) per gli alunni del primo anno
e dell'ultima e della penultima classe.
Alle 8:30, gli alunni del primo anno, di tutti gli indirizzi, si sono
incontrati con il Dirigente scolastico, Enzo Giorgio Fazio e con i
docenti. Il Preside ha dato il benvenuto ai nuovi iscritti, sottolineando il
valore dello studio e della più generale esperienza scolastica. Ha poi indicato
alcuni aspetti del regolamento d'Istituto, in particolare per quanto riguarda
le entrate in ritardo e le uscite anticipate. “Le regole – ha detto Fazio –
servono per rispettare le persone e la funzione della scuola”. E sul rispetto
delle persone ha insistito, parlando di nessuna tolleranza nei confronti di
eventuali atti di non-rispetto, di sopruso o di di violenza nei confronti di
alunni o del personale della scuola.
Successivamente, mentre le classi
seconde e terze si ritrovavano nei rispettivi plessi, nell'Aula Magna era la
volta degli alunni delle ultime due classi. In linea con una modalità avviata
lo scorso anno, il momento iniziale è stato affidato alla prolusione di una
eccellenza elbana, Manrico Murzi, scrittore e giornalista, autore di
numerose pubblicazioni. Il “poeta giramondo”, chiamato così per i suoi molti
viaggi in tanti Paesi del pianeta, ha parlato di “poesia come libertà”. Il
poeta vero è libero, non asservito a nessuna ideologia, cerca la verità
attraverso l'ascolto della voce interiore, di quella dimensione profonda
dell'uomo che è lo spirito. Il poeta ha solo il legame con le sue parole. “La
realtà del poeta è acustica, del suono che rompe il silenzio”, ha affermato
Murzi, che, oltre a citare Omero, Ungaretti, Jimenez e altri, ha letto alcune
sue poesie come “Ultimo piano”. L'intervento si è concluso con il
riferimento alla sua Elba, ispiratrice della poesia, soprattutto con le mille
voci del mare che sono entrate dentro.