Novità in arrivo nel territorio regionale e anche all'Elba in materia sanitaria. Dal primo
febbraio il via alla riorganizzazione della medicina di base nell’ASL che vedrà uniti medici di famiglia ed ex
guardie mediche nella AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali). Sul punto è critico Francesco Semeraro che precisa "Stranamente i
pediatri, che si occupano di una larga fascia della popolazione, non
rientrano nelle AFT. Questo ennesimo progetto, voluto dalla Regione
Toscana, va ad affiancarsi ad altri somiglianti che mai hanno visto la luce
benché tanto esaltati: Casa della Salute, Ecco fatto, Bottega della
salute, che per ora sono scatoloni vuoti rimasti sulla carta e nelle
intenzioni di chi vuol distogliere l’attenzione dal vero problema che è
la disgregazione di tutta la struttura pubblica del sistema sanitario elbano".
Prosegue Semeraro "Questi gruppi di medici, riuniti nelle AFT, garantiranno, nelle
intenzioni della Regione, assistenza sanitaria coordinata dalle ore 8,00
alle 20,00 e in futuro dalle 8,00 alle 24,00, restando per ora nelle
loro sedi abituali in attesa che venga realizzata una struttura
attrezzata unica per tutti che li possa ospitare. Questi medici dovranno
partecipare attivamente alla continuità assistenziale, quindi dovranno
conoscere i pazienti della AFT e le loro patologie per curarli in caso
di bisogno. Dei pediatri non si sa nulla, pensare che hanno un ruolo
importante nella nostra società. Alle origini le AFT dovevano assicurare
assistenza anche a malati acuti dimessi dagli ospedali ed i
medici di famiglia della struttura dovevano prenderli in carico per
continuare la “post degenza”, inoltre dovevano garantire anche il
servizio per malati “lungodegenti” e assistenza e cura di quelle
malattie chiamate croniche che non saranno più curate in ospedale.
Studiando questo nuovo servizio - scrive il rappresentante del Comitato Elba Sanità - che forse sarà sperimentato all’Elba,
guarda caso, si evince che forse siamo di fronte ad un’altra struttura
di cui se ne sentirà parlare tanto ma che non vedrà mai l’attuazione,
però sarà oggetto di continui viaggi e convegni realizzati sulla nostra
Isola mentre la sanità pubblica elbana deperisce nell’indifferenza
generale".