Politica

Il voto contrario di "Terra nostra" al bilancio

Il gruppo di minoranza guidato da Umberto Canovaro esprime dubbi sulla manovra di bilancio del Comune di Rio contro la quale ha votato in Consiglio

I consiglieri del gruppo "Terra nostra", da sinistra Valera Barbagli, Renzo Sanguinetti e Umberto Canovaro

Il gruppo di minoranza consiliare del Comune di Rio "Terra nostra", guidata da Umberto Canovaro spiega le ragioni per le quali nel recente Consiglio comunale ha votato contro le variazioni di bilancio proposte dall'amministrazione comunale.

"Nel Consiglio comunale del 30 Novembre scorso, - spiega il gruppo "Terra nostra" - abbiamo dato voto contrario alla manovra di assestamento finale al bilancio del Comune di Rio per i seguenti motivi: la delibera è conseguente al bilancio di previsione 2018/20 sul quale ci eravamo già espressi in modo contrario, auspicando in quel momento che comunque proprio in questa manovra facesse capolino un po’ di politica, con chiare scelte di direzione del bilancio". 

"Nulla di tutto questo. Si tratta di un insieme di numeri e cifre spostate in modo non significativo da una parte all’altra dai funzionari - sottolinea "Terra nostra" - per sopperire a questa o quell’esigenza, ma senza una chiara mano della politica che indichi una direzione. Tipico esempio, i contributi pro-fusione: non c è nessuna voce di spesa a cui riferirli!"

"Il fatto che siano state riscontrate variazioni positive in entrata per 721mila euro delle quali 466 di presumibili (esigibili) ulteriori entrate tributarie -scrive il gruppo consiliare - non autorizza a pensare, come è stato sostenuto, che il deficit di 685mila euro sia stato interamente assorbito: il deficit è reale, le maggiori entrate ancora una volta da verificare con la capacità di introitare effettivamente, considerata la difficoltà del comune di incassare oltre l’ avvenuto accertamento. Non vorremmo che si continuassero ad aumentare i residui attivi e basta".

"La delibera presentava nel suo corpo alcune imprecisioni - spiega il gruppo - sia dal punto di vista della costruzione logica di alcuni periodi, sia sull’accorpamento delle somme algebriche, che puntualmente abbiamo fatto rilevare, e delle quali è stato preso atto".


"La delibera mancava del parere tecnico obbligatorio del revisore del conto, - aggiunge il gruppo -  non è stata inviata in tempo, con ciò che ne consegue. Da tenere presente che ancora una volta, alle nostre osservazioni sui conti del Comune, non rispondono i membri della maggioranza, bensì solo il funzionario tecnico. Ma noi non abbiamo comunque problemi a discutere le nostre valutazioni con chiunque".