Attualità

Il successo de “L’arte di arrangiarsi”

Ha funzionato la raccolta fondi della Scuola Secondaria di primo grado “C. Marchesi” di Rio nell’Elba. Il racconto della giornata

Secondo il mito greco, l'arte di arrangiarsi, unendosi alla povertà, generò l'amore. Ispirandosi al racconto mitologico, gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado "C. Marchesi" di Rio nell'Elba hanno voluto colmare la povertà di mezzi della scuola, sperimentando come l'arte di arrangiarsi possa far nascere l'amore e quindi il desiderio di migliorare un luogo nel quale pongono le basi per il loro futuro. Ne è derivato il progetto “L’arte di arrangiarsi”, un laboratorio di decorazioni natalizie, interamente create dagli alunni con materiale di recupero, finalizzato a raccogliere fondi per il nuovo edificio scolastico. Una iniziativa che ha avuto grande successo di pubblico, ma che ha soprattutto costituito una splendida occasione di crescita per gli alunni. Lavorare in gruppo e per uno scopo comune, nella volontà di lasciare alle generazioni future una struttura più bella e funzionale, ha determinato una maggiore consapevolezza dell'importanza del lavoro di squadra per acquisire quelle competenze trasversali che sono l'obiettivo ultimo del processo di apprendimento. Animati da tali intenti i docenti Maicol Baldassatici, Alessandra Ballerini, Giorgia Bruni, Gabriella Lapucci, Laura Marullo e Cristina Sonni hanno diretto il laboratorio nella volontà di far emergere tutte le potenzialità degli alunni, che hanno avuto modo di esprimersi seguendo ciascuno le attitudini peculiari delle loro diverse intelligenze.

Un plauso entusiasta dalla Dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "G. Carducci" di Porto Azzurro, Lorella Di Biagio, che ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa, lodando il lavoro degli alunni e il loro desiderio di contribuire a rendere più bella la scuola. Un lavoro di squadra di successo perché ha visto lo sforzo congiunto di alunni, famiglie e docenti, così com'è nello spirito dell'istituzione scolastica. La fiducia in sé stessi, la consapevolezza dell’importanza del fare rete per il bene della collettività costituiscono il vero successo dell’iniziativa, come dimostrano le reazioni a caldo di alcuni alunni che hanno interpretato i sentimenti delle tre classi coinvolte: “È stato bellissimo perché grazie al nostro impegno e all’aiuto dei docenti siamo riusciti a realizzare il nostro progetto – afferma Irene Manganini –, è stato divertente anche realizzare i lavoretti, chi avrebbe potuto immaginare che da un pezzo di cartone e da un gomitolo di lana si potessero realizzare oggetti così belli!”; “Da questa esperienza ho appreso che con un po’ di fantasia e forza di volontà si possono fare grandi cose – sottolinea Viola Lelli –, questa esperienza ci ha fatto crescere e capire che con la voglia di fare e l’entusiasmo nulla è impossibile”; e ancora Martina Cinardi: “una giornata laboriosa ma insieme abbiamo ottenuto ottimi risultati”.

E così tra ghirlande, candele, decorazioni varie e i premi del "gioco del tappo" gli alunni hanno sperimentato il divertimento e la gioia che scaturiscono da una nobile causa, dimostrando al contempo come realmente dall'unione della povertà con l'arte di arrangiarsi possa nascere l'amore anche per la scuola.