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Il relitto illuminato e la magia dei fondali

Le incredibili immagini del relitto dell'Elviscott illuminato nelle profondità marine: il Team italiano con Esest ha riportato in vita il mercantile

Dalle profondità del mare davanti alla spiaggia dell'Ogliera dove è affondato il 10 gennaio del '72 torna a splendere l'Elviscott. Il team italiano di Antonio Ciaccio, Giorgio Pirovano, Roberto Barbieri e Federico Haland Gaeta, in collaborazione con Esest (European society for Enviromental Science and Technologies) ha riportato la luce sul relitto abbandonato e il video dell'impresa è mozzafiato.

Dallo scafo agli interni lo sguardo del sub spazia in ogni anfratto raccontando ancora una volta, a più di trent'anni di distanza, la storia del mercantile che ha trovato la sua fine sugli scogli di Pomonte.

"Vogliamo lasciare un’eredità di emozioni, immagini, ricordi – spiegano dal Team italiano – immortalata anche attraverso un documentario ed un insieme di materiali illustrativi, che verranno realizzati e distribuiti successivamente"

L’Elviscot era un piccolo mercantile costruito nel 1960 di 62,25 metri di lunghezza per una stazza di 499 tonnellate. Fu costruito da Scheepswerven Gebr. Van Diepen Waterhuizen, azienda olandese, e proprietaria ne divenne la Lavinia Antonio Scotto di Napoli che la usò per il trasporto di legname.

Nelle vicinanze dello scoglio dell’Ogliera di fronte a Pomonte, il 10 gennaio 1972, l’Elviscot, partito da Napoli e diretto a Marsiglia, naufragò andando a sbattere sugli scogli a causa del mal tempo e finendo addirittura sugli stessi scogli, per fortuna senza conseguenze per l’equipaggio.

Il relitto rimase con la poppa semi-affondata e la prua incagliata sugli scogli, costituendo un potenziale pericolo per i bagnanti della vicina spiaggia e per il piccolo cabotaggio. Per questo motivo, ben presto lo scafo fu in parte recuperato e il resto affondò completamente.