Attualità

Pontile Vigneria, simbolo della storia mineraria

Una testimonianza di archeologia industriale dell'isola d'Elba da salvare

Il pontile di caricazione dei minerali di Vigneria, che si staglia sul mare dopo la fine dell'abitato del paese di Rio Marina, è una delle tracce più visibili di quella che fu l'economia mineraria dell'isola d'Elba nel Novecento. Un pontile sfortunato ma anche “ostinato” - nella misura in cui gli oggetti possano avere qualità umane - che più volte è stato abbattuto dalla forza del mare in tempesta e più volte è stato ricostruito. La sua ultima ricostruzione risale alla fine degli anni settanta del Novecento. Prima di avere questa forma la sua struttura portante era costituita da lunghe aste di ferro incrociate, che però sono state sopraffatte dalla forze del mare e giacciono ancora sul fondale.

Fino agli anni ottanta questo pontile, grazie al suo nastro trasportatore, riversava i minerali sulle navi da carico che poi ripartivano per varie destinazioni.

Alla storia ufficiale, legata al lavoro nelle miniere, però s'intrecciano con questo pontile anche altre storie, legate alla vita delle persone. Il pontile, infatti, oltre ad essere frequentato per lavoro dagli operai e addetti delle miniere, talvolta, nei giorni festivi o nelle ore di pausa dal lavoro, era frequentato da appassionati pescatori armati di lenza o cannella. Nella parte più sporgente verso il mare c'era addirittura una piccola piattaforma, nella quale si scendeva con una scala e che rimaneva pochi centimetri sospesa sopra il mare.

Alcune generazioni di ragazzi, che frequentavano la piccola spiaggia della “Cabina”, adiacente allo stesso pontile conservano ricordi della loro gioventù associati a questo luogo. Capitava infatti che gruppi di ragazzi adolescenti, spinti dalla tipica tendenza di quell'età a sfidare tutto e tutti, aspettassero che non ci fossero più operai in servizio per poi salire sul pontile e sfidarsi nei tuffi più spericolati.

Da diversi anni il pontile di Vigneria è ormai inaccessibile e pericolante perché, dopo la chiusura delle miniere, è stato abbandonato a sé stesso. Ogni inverno si teme per la sua stabilità perché alcuni dei suoi pilastri sono già saltati. A guardarlo, dopo tanti anni, sembra quasi che sia stato realizzato proprio per aver breve durata, dato che non tutti i suoi pilastri furono rinforzati, proprio perché la crisi dell'attività mineraria era ormai irreversibile.

Il pontile di Vigneria, risulta classificato come una testimonianza di archeologia industriale. Le ultime notizie su un progetto per la sua messa in sicurezza risalgono al 2016 (leggi l'articolo) e sono connesse al progetto più ampio dei lavori per mettere in sicurezza il porto di Rio Marina, sotto la competenza dell'Autorità portuale che nel frattempo è stata inglobata nell'Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale.

Mentre un altro inverno timidamente si avvicina, in attesa di conoscere eventuali futuri progetti, non ci resta che sperare che il vecchio pontile resista, ancora una volta, alla forza del mare.