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Il parcheggio "nuovo" di Capo Bianco è a pagamento

​Capo Bianco, l’incredibile storia del parcheggio fantasma “riaperto”. Legambiente: "Avevamo già segnalato le irregolarità il 2 marzo".

Capo Bianco potrebbe entrare dritta nei manuali di diritto tributario ed amministrativo come caso di scuola: un parcheggio realizzato in maniera irregolare, stando alle carte comunali, che lo stesso comune "sana" temporaneamente e sul quale la sosta viene fatta pagare.

Difficile immaginare altri esempi simili in giurisprudenza. La vicenda è nota: nonostante il Comune di Portoferraio abbia decretato che i lavori per la realizzazione di un nuovo parcheggio sulla delicatissima costa di Capo Bianco fossero viziati da irregolarità e fosse stato temporaneamente aperto (per poi richiuso), ha recentemente deciso una sorta di “sanatoria temporanea” fino al 31 agosto, per motivi di traffico e sosta automobilistica.

Una sosta che però è a pagamento come il resto del parcheggio (si notano bene i tagliandi sulle auto parcheggiate), gestito dalla società Futura Sas. Il turista quindi paga un obolo per usare un terreno che l'amministrazione comunale ha decretato non essere usabile. 

Sui tempi della vicenda è intervenuta anche Legambiente che già nei mesi passati aveva sollevato più di un dubbio sulla realizzazione dello spazio: "Non si comprende come mai - scrivono da Legambiente - si sia intervenuti con tanto ritardo, cosa che evidentemente ha contribuito ad acuire il problema, e perché si sia stato consentito a chi si è reso protagonista di questo sfregio ambientale e paesaggistico di insolentire un’altra associazione ambientalista che solo poche settimane fa chiedeva spiegazioni che Legambiente aveva già chiesto al Comune di Portoferraio 3 mesi prima, senza ottenere alcuna risposta".

Infatti, il 2 marzo 2015, Legambiente Arcipelago Toscano, scriveva al Sindaco di Portoferraio: "Inoltre, sempre lungo lo stesso tratto di costa, ci è stato segnalato un grosso lavoro di rimozione della vegetazione lungo la strada che porta al parcheggio costiero tra le spiagge di Capo Bianco e della Padulella. Recatici sul posto abbiamo potuto verificare, in apparente assenza di cartelli attestanti la natura dei lavori, il completo abbattimento della vegetazione con la creazione di alcuni terrazzamenti, l’ultimo dei quali sostenuto da una palizzata realizzata a quanto sembrerebbe con la stessa vegetazione abbattuta".

"Il comune non ha risposto e non è intervenuto immediatamente dopo la nostra documentata segnalazione per imporre lo stop dei lavori e l’immediato ripristino dei luoghi".