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Il mega yacht di Steve Jobs al largo dell'Elba

Avvistato nei giorni scorsi la super imbarcazione ideata da Philippe Starck insieme al guru di Apple: un investimento da oltre 100 milioni di dollari

Al largo delle acque dell’Elba navigava il mega yacht Venus disegnato da Philippe Starck per Steve Jobs. Una barca sognata dal guru di Apple che ne ha seguito la realizzazione nei minimi dettagli fino alla morte, senza però vederla ultimata.

Scrive Starck: “Non ci sarà mai più una barca di questa qualità, perché mai più due folli si uniranno per portare avanti un progetto del genere. Non esisterà mai più un tale livello di rigore, di creatività e soprattutto, di filosofia applicata a una cosa materiale. Non era una barca, quella che io e Steve stavamo costruendo, noi eravamo impegnati in un’azione filosofica, in un processo quasi religioso. Formavamo un cervello con quattro lobi”.

E’ stata una gradevole opportunità avere visto una delle imbarcazioni più belle del mondo, che unisce l’avanguardia della scienza con la ricerca della progettazione e del design in settore complesso come quello della nautica.

Il cantiere olandese Koninklijke De Vries, specializzato in barche di lusso ha realizzato Venus, varata ad Aalsmeer, un piccolo porto vicino ad Amsterdam, la progettazione e la costruzione è durata dal 2008 al 2012, è uno yacht di 79,25 metri, 260 ft, ed è costata più di 100 milioni di dollari.

Lo scafo ha una lunga prua, con parapetti leggeri per presentare una forma più slanciata e fondersi visivamente con l’ambiente del mare, tagliato da una vetrata a nastro che lo attraversa sotto la linea della coperta.

Ponte in teak, ampie vetrate della zona living, superfici a specchio, una linea pulita e leggera, verniciata di bianco, esprimono la ricerca della perfezione estetica e minimalista.

Nessuno ha mai potuto vedere gli interni del mega yacht, leggere veneziane in legno chiudono la vista dell’interno, e le uniche immagini concesse ritraggono la plancia di comando al piano più alto con sette iMac da 27 pollici.

L’estate è l’opportunità di grandi presenze e incontri, l’augurio è che simili imbarcazioni possano non solo passare al largo delle coste elbane, ma entrare nel golfo di Portoferraio ed impreziosire con la loro presenza la rada Medicea, costituendo un dialogo fra architetture avveniristiche di epoche diverse.