Attualità

Il Festival dei bambini esempio di comunicazione

Il libro “Verso una nuova comunicazione del territorio – da Geo & Geo a Facebook” prende come esempio di buona comunicazione il festival elbano

Si parla dei Parchi e del Festival dei bambini di Sant’Ilario nel Libro dal titolo “Verso una nuova comunicazione del territorio – da Geo & Geo a Facebook e Youtube” di Sara La Rosa, appena uscito in libreria per edizioni La Zisa, con la prefazione del Prof Francesco Pira.

Dalla Sicilia all’Elba, dal Parco fluviale dell’Alcantara a quello dell’Arcipelago Toscano, il libro tratta dei processi di comunicazione istituzionale dei Parchi e degli enti finalizzati alla valorizzazione del territorio, accomunati dalla necessità di far diventare i “luoghi” eccellenze da far conoscere nella loro specificità territoriale, uno strumento molto utile alla comunicazione territoriale ed ambientale

Nel libro scritto da Sara La Rosa, giornalista ed esperta di comunicazione istituzionale, viene portato come caso da studiare l’esperienza del Festival dei Bambini di Sant’Ilario, la manifestazione ideata dalla elbana Michela Gargiulo con l’Associazione “Elba, l’isola che c’è” e sostenuta da PNAT, Comune di Campo nell'Elba e Regione Toscana: un esempio, secondo l’autrice, di creazione di un nuovo “codice” comunicativo attraverso il gioco

“Il Festival ha trasformato il borgo in una località “viva” a misura di bimbo - dice La Rosa - facendo scoprire ai bambini digitali nativi abituati al gioco via web, i giochi antichi rimasti conservati nella memoria dei nonni”. Potremmo dire un modello di evento da tenere in considerazione nelle strategie di promozione del territorio.

Nel lavoro della dr.ssa La Rosa si esprime l’esigenza di attivare strumenti di partecipazione utilizzando una strategia multicanale e multipiattaforma. Una comunicazione integrata quindi, specie per quegli enti che, naturalmente preposti ad attività di promozione, hanno la necessità di informare il cittadino per creare partecipazione e consenso.

Lo stesso Giampiero Sammuri, intervistato in qualità di Presidente della Federazione dei Parchi e delle aree protette, nel libro sostiene l’importanza di sfruttare le potenzialità offerte dalla rete per far conoscere meglio i numerosi progetti di animazione ed educazione ambientale nei Parchi italiani, talvolta poco comunicati e misconosciuti anche tra gli stessi addetti ai lavori, mentre grazie alla rapidità e alla cassa di risonanza del Web 2.0 potrebbero ulteriormente specializzarsi e valorizzarsi.