Attualità

Il Documento Elba va in Regione

Consegnata questa mattina all'assessore regionale Marroni la proposta sulla sanità elbana. No all'ospedale di base ma un nuovo patto territoriale

Ora la palla passa alla Regione. Con il traghetto delle 15 che ha portato via l'assessore regionale alla sanità Luigi Marroni è salpato anche il Documento Elba, la proposta che i sindaci elbani hanno elaborato nei giorni scorsi per chiedere un avanzamento del livello sanitario sull'isola.

Dopo un lungo, e spesso spigoloso, procedimento di sintesi fra le varie istanze, la vera partita comincia ora. Perso il treno della riforma sanitaria regionale approvata pochi giorni fa a Firenze e dentro la quale poteva essere inserito il Documento Elba, adesso la strada più probabile è quella della stesura di un nuovo patto territoriale che vada a sostituire quello stilato dopo la protesta del 2012 che portò i sindaci uniti sul tetto dell'ospedale.

E' stato un confronto a tratti acceso quello che si è svolto nella sala al quarto piano dell'ospedale, con i sindaci elbani (Barbetti, Ciumei e Bulgaresi su tutti) insistenti nel chiedere un impegno formale dall'assessore. Impegno che è arrivato ma non è andato oltre la promessa di avviare fin da domani l'analisi del documento per poi trovarsi nuovamente fra un mese (data in cui Marroni dovrebbe tornare all'Elba) per fare il punto sulle proposte accettate e implementate sul campo.

Quello che si è capito dunque è che non si arriverà ad una definizione formale dell'ospedale elbano come ospedale di base (una delle richieste dei sindaci) poichè la riforma sanitaria non può essere modificata ormai, ma si cercherà di inserire quei servizi mancanti. In quale misura e quando è il centro delle trattative che verranno avviate.

Marroni ha portato anche delle buone notizie: dallo Stato (ma anticipati dalla Regione) arriveranno 2 milioni di euro per la sanità nelle isole, il 65% dei quali verrà destinato al'Elba per finanziare tre investimenti: l'acquisto di una nuova camera iperbarica che sostituirà quella già esistente, la realizzazione della rete IMA, cioè la dotazione nelle ambulanze di dispositivi per la diagnosi precoce dell'infarto, e la refertazione elettronica in rete delle cartelle cliniche. 

Grazie al contributo del Lions Club parte anche la telemedicina per la cardiologia pediatrica: un collegamento in tempo reale con il centro specialistico di Massa della Fondazione Monasterio che permetterà di fare visite e diagnosi specialistiche sul posto.

"Dobbiamo partire dal riconoscimento del lavoro svolto - commenta Marroni - gran parte dei contenuti dell'accordo del 2012 sono stati realizzati. Se adesso si chiede un miglioramento siamo disponibili e valuteremo con attenzione le richieste elbane. Quello che dobbiamo ricordare però - continua l'assessore - è che con il decreto Balduzzi di prossima uscita l'ospedale elbano avrebbe, in base alla popolazione, meno servizi di quelli che ha. Per mantenerli all'Elba in Regione è stata fatta una grande battaglia, infatti abbiamo tenuto la maternità e il servizio di anestesiologia h24".