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Il coordinatore Faita sul turismo elbano "Necessaria la tassa di sbarco, chiediamo ulteriore impegni ai comuni"

CAPOLIVERI - La Faita Isola d'Elba si è riunita nei giorni scorsi per affrontare il tema del turismo sull'isola e della crisi ecomica italiana ed internazionale. Nel corso dell’assemblea che, ha portato all'elezione del nuovo coordinatore dell'associazione di categoria, Giacinto Sambuco, titolare del camping Stella Mare di Lacona, sono stati affrontati temi delicati legati alla gestione e allo sviluppo del territorio dell'isola. "Di sicuro - spiega il neo eletto coordinatore della Faita - ogni azienda, compatibilmente con le proprie dimensioni e le proprie possibilità, ha investito cifre considerevoli per l’attività promozionale, così come ha investito nel miglioramento qualitativo delle strutture e nel cercare di adeguare la propria offerta alle nuove richieste del mercato e alle sempre crescenti esigenze dei clienti. Anche se, spesso, la macchina burocratica, che nel nostro paese è particolarmente complessa, articolata e lenta ha rallentato i progetti innovativi delle imprese. E’ stata apprezzata la decisione dei comuni di applicare la tassa di sbarco, - prosegue Sambuco . nonostante il fatto che, in un momento come questo e con un livello di tassazione come quello del nostro paese, in linea di principio l’idea di introdurre nuovi balzelli potrebbe non apparire esaltante. Però la decisione della Regione di cancellare le Apt della Toscana aveva messo l’Elba –e probabilmente anche altre zone turistiche della Toscana- in braghe di tela, senza più un euro da destinare alla promozione. I fondi che saranno raccolti, si parla di circa un milione di euro, - porosegue il titolare del camping Stella Mare - dovranno essere destinati principalmente all’attività promozionale, ma anche per servizi essenziali e funzionali al turismo, come quello, ad esempio, del trasporto pubblico su gomma (effettuato con mini bus che colleghino le varie località dell’Elba) che, nella nostra isola, risulta, al momento, assolutamente inadeguato. Considerato che la qualità del prodotto Elba non dipende esclusivamente da quella dell’offerta turistica, ma anche da tutto ciò che offre il territorio e dal suo stato di cura e manutenzione, tutti hanno manifestato profonda preoccupazione per la condizione di abbandono e degrado che caratterizza, al momento, larghe porzioni del territorio elbano: spiagge sporche, erbacce e pruni che crescono ai lati delle strade e nelle rotonde, strade dissestate, sentieri impercorribili perché ormai del tutto invasi dalla vegetazione, elettrodomestici abbandonati nel bosco o rovesciati nei fossi, ecc. Per questo - conclide Sambuco - riteniamo doveroso chiedere alle autorità competenti un immediato intervento di bonifica e pulizia, affinché gli sforzi degli operatori, in un momento così difficile, non vengano vanificati da una situazione di degrado ambientale che potrebbe compromettere sensibilmente l’immagine della nostra isola. Ci rendiamo conto che anche per gli enti pubblici, colpiti dal taglio delle risorse e preoccupati per l’incertezza dei fondi a propria disposizione, il momento non è dei migliori, ma la cura e il rispetto dell’ambiente per un comprensorio, come il nostro, che vive esclusivamente di turismo, rappresenta una vera e propria condizione di sopravvivenza".