Politica

Il Comitato del Sì "Prendiamo atto della sconfitta"

ISOLA D'ELBA - "Il Comitato prende atto della pesante sconfitta subita col Referendum del 21/22 aprile - scrivono i pormotori delo Sì - ma è comunque orgoglioso di aver prima proposto e poi dato vita ad un’ipotesi diversa di organizzazione amministrativa dell’isola d’Elba in linea coi tempi. Ma il popolo elbano ha detto no a larga maggioranza, con l’eccezione significativa di Portoferraio che induce a riflettere al di là dei numeri complessivi del risultato referendario. Non è certo dipeso da quei sindaci che hanno radunato, specie nella mattinata di lunedì, le proprie truppe cammellate per votare e votare no, - scrivono dal Comitato Comune Unico - perché il Referendum non è passato nemmeno a Rio nell’Elba e a Capoliveri dove i sindaci hanno sostenuto da sempre la nostra iniziativa . Forse la causa è stata nella paura del nuovo, del cambiamento, della perdita del sindaco della porta accanto che, se anche non ti può più aiutare a risolvere i tuoi problemi, lo ritieni essenziale per il tuo paese, i timori artatamente ingigantiti e falsati per la perdita del posto di lavoro ai dipendenti comunali e degli appalti e delle forniture per le aziende elbane e in ultimo il pericolo rosso della colonizzazione della Regione Toscana?" Si chiede il comitato del Sì. - Tutto questo e forse anche qualcosa di più ma i contrari al Comune Unico hanno dimenticato che in tutti questi anni non siamo stati capaci di fare una discarica comprensoriale, un sistema di trasporti marittimi terrestri e aerei efficienti e a costi competitivi, una portualità propulsiva anche per il turismo nautico, servizi socio sanitari pari almeno a quelli del continente e soprattutto un unico centro di marketing territoriale per competere con l’offerta turistica ormai globalizzata.Forse noi del Comitato non siamo stati adeguati al compito che ci avevano affidato le categorie economiche e produttive dell’Elba, - conclude il Comittato del Sì - Forse appunto la colpa è stata anche nostra, ma noi ci abbiamo messo tutto il nostro impegno per quasi due anni e al termine di questo appassionante lavoro vogliamo ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato col loro volontariato con il loro contributo anche economico e siamo certi che il loro e il nostro impegno darà comunque prima o poi i suoi frutti e ci dispiace soltanto che tutti gli altri, che, in buona fede hanno avuto paura, si dovranno pentire della loro scelta".