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Il Comitato 2.6: "Ci vuole una gestione unitaria"

Le gestioni associate a macchia di leopardo e le divisioni fra i vari comuni, questi i punti criticati dal comitato 2.6 che rilancia l'Unione

"Siamo fermamente convinti che per il nostro territorio è necessaria e indispensabile un'istituzione in grado di guidarlo in modo unitario. L'Unione di comuni potrebbe rappresentare una grande opportunità per il suo ruolo di coordinamento e programmazione, di gestioni associate, e dei servizi di forestazione e bonifica. 

Purtroppo l’Unione è stata accantonata, benché le nuove normative impongano ai piccoli comuni di associare le loro funzioni fondamentali. Queste ultime, in particolare, hanno un ruolo solo se svolte in forma unitaria e comprensoriale e interessano, nel loro insieme, le otto amministrazioni comunali. Purtroppo non è così, poiché ancora una volta, i Sindaci continuano a operare nella forma di convenzione, mirando a micro gestioni a macchia di leopardo.

Il nostro territorio, per rispondere alla grave crisi economica che stiamo vivendo e per lavorare in direzione della crescita, ha bisogno di presentarsi ai tavoli istituzionali, e quindi, parlare con una sola voce, avere un’unica programmazione economica e territoriale, nonché regolamenti comunali uguali su tutto il territorio insulare"