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Il bianco e il rosso sventolano sul Palio

San Piero vince per la prima volta la 5a edizione del Palio umoristico dei somari. Una gara che si è svolta fra una grande cornice di pubblico

Dopo due match combattutissimi è il gonfalone di San Piero quello che svetta più in alto di tutti grazie al fantino Martino Pileri e (soprattutto) a Virginia che in finale si libera del conducente e vola solitaria verso il traguardo.

Il 5° Palio umoristico dei somari si conclude dopo due giorni che hanno visto impegnato tutto il paese con una gara che lascia soddisfatti tutti i concorrenti. Molte infatti le risate dovute agli inconvenienti in pista, i fantini disarcionati e i ciuchi che, rispettando la tradizione, hanno seguito molto poco le istruzioni dei pur volenterosi conducenti.

Le otto coppie, in rappresentanza degli otto rioni del paese, hanno dato vita ad una competizione combattuta e sono stati, alla fine, tutti accompagnati dagli applausi delle centinaia di persone giunti ad ammirarne le equestri gesta.

La prima batteria ha visto contrapporsi Santa Lucia con Giampaolo Dati, la Bonalaccia rappresentata da Luca Giusti, San Piero con Martino Pileri e Sant'Ilario con il fantino Jonny. A spuntarla, e volare verso la finale, sono stati appunto San Piero e Santa Lucia. 

La seconda tranche vedeva contrapporsi La Ginestra con l'unica fantina donna Enrica, Il Piano rappresentato da Leo Pizzoi, Il Porto con l'appariscente Michele De Pasquale e i campioni in carica de I Macchioni con Gianni Beneforti. A prevalere sono stati appunto I Macchioni e Il Porto.

Nella finalina per le ultime posizioni l'ordine di arrivo ha visto imporsi La Bonalaccia per il 5° posto e a seguire Sant'Ilario, Il Piano e La Ginestra che porta a casa il cucchiaio di legno.

Detto del vincitore, la finale ha visto salire sul podio I Macchioni seguiti da Santa Lucia e Il Porto a chiudere il 4° posto.

Le caldissime tifoserie hanno accompagnato poi i fantini verso la piazza del Comune per la premiazione da parte del sindaco Lorenzo Lambardi che ha ringraziato gli operai del Comune per il lavoro svolto, così come tutti i privati e i volontari che hanno dato vita ad una festa di due giorni che ha animato Campo come non accadeva da tempo.