I personalismi continuano, ma Rio guarda avanti. Questo il senso dell'intervento delegato alle riforme costituzionali e giustizia. Membro del comitato del sì.
"Quanto di più lieto è stato l'esito referendario sull'unione dei comuni : il comune di Rio è finalmente risorto dopo un sonno durato 130 anni. Certamente la spinta di un largo consenso giovanile ha determinato il roseo futuro del territorio riese che da tempo zoppica economicamente anche a causa della scarsa rappresentatività che i sindaci presentavano con la loro figura. Un nuovo marketing territoriale - di gran lunga più appetibile - e un finanziamento annuale di 500.000€ saranno solo alcune delle carte da giocare a vantaggio della nuova classe dirigente.
Tra i sostenitori del no convive una accettazione del risultato, anche se con un po' di amarezza per qualcuno ; sono sicuro che grazie ad un lavoro condiviso e propositivo questa resipiscenza verrà sicuramente edulcorata. Con rammarico devo stigmatizzare il comportamento di Coluccia che invece -con un rancore politico che divampa - continua imperterrito a rimarcare le sue convinzioni personalistiche dimostrando un atteggiamento infantile aggravato da un'ostinazione a fare strumentalizzazioni sempre pro domo sua.
Invito Coluccia ad accettare la democrazia di cui si fa strenuo sostenitore e presentare una lista per candidarsi al nuovo comune. Questo sarà la cartina di tornasole di una vera credibilità politica ; lo deve anche a coloro che lo hanno seguito in questa campagna referendaria".