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Guido Bucci: "Lettera a mio padre"

Ospitiamo una lettera che Guido Bucci ha voluto scrivere al padre Gianni, ex consigliere comunale di Portoferraio, dopo la sua scomparsa

"Oh babbo,

non avendomi lasciato il tempo neppure per un saluto, ho deciso di farlo io scrivendoti due righe rivolte verso il cielo.

Chi ti ha conosciuto lo sa benissimo che tra migliaia di indiscutibili pregi, avevi ahimè l'immenso difetto di una dignità troppo grande per essere soffocata dalla mediocrità che ti circondava.

E chi ti ha amato per davvero sa pure che quell'orgoglio vestito di onestà, di lealtà, di ideali e di solidarietà, ti rendeva infinitamente distante da questo mondo che non meritava di appartenerti.

Hai deciso come sempre di testa tua, lasciando che nessun'altro potesse interferire su quelle decisioni maturate in un cervello troppo avanti per inseguire le regole di una vita stampata in versione fac-simile.

Quelle regole nelle quali mi hai cresciuto dignitosamente insegnandomi a diventare l'uomo che sono. Quell'uomo che sin da piccolo, ammirandosi riflesso nei tuoi occhi fieri, adesso deve spogliarsi difronte alla tua assenza: mi mancherai infinitamente. oh babbo.... ma saprò che rivolgendomi al cielo, potrò finalmente riconoscere in ogni stella quella dignità che, in un universo intero, riuscirai ad indossare sentendola meno stretta.

Ti amo.... e questo l'ho deciso di testa mia!"

Ringraziamo Guido Bucci e la sua famiglia per averci donato queste preziose righe.