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"Dopo di me si è fatto poco"

Parla Fabrizio Niccolai, il primo responsabile della Gestione Associata, colui che ha dato avvio al modello di aggregazione dei comuni sul turismo

Tre mesi e stop. Tanto è durata l'esperienza di Fabrizio Niccolai alla guida della Gestione Associata, in quella prima fase di start-up quando ancora i fondi erano pochi e le idee molte.

"L'idea era quella di rovesciare il meccanismo della promozione turistica, invece che essere imposta e gestita dall'alto volevamo farla partire dal basso. Un modello innovativo al quale diversi istituti hanno guardato con favore".

La partenza del modello di promozione oggi al centro delle polemiche fu, secondo Niccolai, condivisa da tutti i comuni: "Penso che sia stata la prima volta che tutti i comuni abbiano fatto veramente sistema, ogni consiglio comunale ha approvato lo schema di gestione associata all'unanimità".

Anche la scelta di Capoliveri sarebbe stata unanime: "Non ricordo altri comuni che si sono proposti". E sul ruolo che allora veniva riservato al comune capofila: "Venne deciso che aveva solo la gestione amministrativa, le scelte erano fatte di comune accordo con gli altri sindaci".

Questo quadro è poi cambiato con l'introduzione della tassa di sbarco un anno dopo, per cui venne concessa al comune capofila la potestà regolamentare sulla Gestione Associata. Dopo pochi mesi (dal febbraio al maggio 2012) però il rapporto tra Niccolai e la Gestione Associata viene bruscamente interrotto: "Non me lo spiego completamente ancora oggi. Avevo avviato dei progetti che poi sono caduti nel vuoto e ho capito che non c'era la volontà di proseguire insieme".