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Gatto colpito da spilli lanciati da una cerbottana

L'Enpa ha salvato un felino oggetto di maltrattamenti: qualcuno lo ha usato come bersaglio lanciandogli addosso spilli da una cerbottana

La stupidità, l'ignoranza e l'inciviltà vivono impunite sull'Isola. Ne è testimonianza l'ultimo episodio di maltrattamento ai danni di alcuni gatti presenti nella colonia felina di Via della Segagnana a La Foce. 

La locale sezione elbana di ENPA è stata chiamata in soccorso di un povero gatto ferito da un ago da cerbottana conficcato appena sotto l'occhio sinistro. Nella zona sono stati rinvenuti altri aghi, segno che l'inqualificabile individuo è frequentatore assiduo di tali luoghi, con il preciso ignobile scopo di uccidere animali indifesi con crudeltà e sadismo.Il felino soccorso è una gatta di colore grigio tigrato. 

E' stata immediatamente condotta dal veterinario per estrarre il dardo dall'osso orbitale che, fortunatamente ha interrotto la traiettoria dell'ago. Diversamente il povero animale sarebbe deceduto.Un altro abitante della zona ha informato i volontari recatisi sul posto che una decina di giorni prima aveva notato un altro gatto con un ago conficcato in una coscia. Anch'egli ha raccolto e consegnato altri dardi abbandonati sul terreno.ENPA ha informato le autorità competenti e si appresta depositare formale denuncia per maltrattamento animale presso gli organi di Polizia. 

Verrà richiesto alle stesse forze dell'ordine - cui verranno consegnati i dardi - di verificarne la provenienza, anche commerciale e la proprietà. 

"Ci si chiede cosa potrebbe accadere se, oltre a colpire animali indifesi, venissero colpiti accidentalmente adulti o bambini che si aggirassero nei paraggi durante le passeggiate - dicono dall'Enpa - un motivo in più affinché le autorità e chi di competenza decidano di vigilare seriamente sui reati a danno degli animali, prologo a quelli compiuti sui nostri simili. Così come ampiamente documentato dal recente convegno nazionale tenutosi presso la Scuola di Formazione della Polizia di Milano, in collaborazione con l’Associazione Studi Criminologici e Forensi (ASCF) dal titolo “Il maltrattamento degli animali, comportamento precursore delle violenze domestiche”.