Politica

Fusione dei Comuni, se ne parla anche a Marciana

Il capogruppo di minoranza Simone Barbi porta in consiglio una mozione per avviare un confronto pubblico sul tema della fusione

"Ormai i tempi sono maturi, è necessario anche nel comune di Marciana confrontarsi con i cittadini ed affrontare il tema della fusione dei comuni dell'anello occidentale, non si può più fare melina".

Comincia così l'intervento di Simone Barbi, capogruppo di minoranza a Marciana, che apre alla possibilità di una fusione amministrativa anche nel versante occidentale.

"Si rende necessario valutare le significative economie di scala e le sinergie, in ogni campo sociale e di sviluppo, di investimenti e di strategie territoriali, che deriverebbero da una fusione di comuni. 

Soprattutto alla luce anche degli incentivi regionali (250 mila euro ogni comune che si fonde per 10 anni) e statali derivanti dalla fusione, vista anche la situazione di difficoltà a reperire risorse in cui versano i comuni oggi. 

Capire cioè se l'assetto istituzionale odierno è adatto, per affrontare al meglio le sfide future che si renderanno necessarie per la gestione dei nostri territori, o si rendono indispensabili gli accorpamenti tra gli enti, in seguito anche ai forti cambiamenti economico - sociali avvenuti negli ultimi anni.

Vista la recente delibera consigliare fatta dal comune di Marciana Marina nella direzione della fusione con Marciana e l'inerzia dell'amministrazione Bulgaresi in qualità di capogruppo di minoranza porto all'attenzione del consiglio comunale marcianese una mozione volta ad aprire un confronto con la cittadinanza per intraprendere la strada tesa ad indire un referendum sulla fusione dei comuni nell'anello occidentale".