Sport

"Fuori Banda", si chiude il campionato

Il commento dai campi di pallavolo di LaB

Grande passione la pallavolo. Per chi non ha mai vissuto lo sport non è semplice capirne a pieno il senso.

Non è semplice capire come sia possibile rinunciare a una gita scolastica o a un week-end fuori con le amiche perché “sabato c’è la partita”.

Non è semplice capire il motivo per cui cenare tre volte a settimana quasi a mezzanotte non è un peso per noi.

Non è semplice capire la ragione che spinge a farsi fare otto punture a ginocchio per poter saltare senza piangere per il dolore.

Non è semplice capire dove troviamo la forza per correre agli allenamenti dopo una giornata di lavoro.

È vero, non è semplice. E non è semplice neanche spiegarlo, anche perché chi non ce l’ha quella passione, non la potrà mai capire. Ma provate anche solo una volta a venirci a vedere. Forse toccando con mano e vedendo con i vostri occhi cosa rappresenta per noi trasformare in una vittoria l’impegno di una settimana, di un mese, di un anno di allenamenti, allora sì, forse vi sarà tutto più chiaro.

Nel mio caso la passione per la pallavolo è arrivata praticamente una vita fa. Sì perché di anni io ne ho 32 e più della metà li ho trascorsi sotto rete tra ginocchiere, salti a muro, scaramanzie pre-partita, schiacciate, lividi e rullate. Attualmente sono schiacciatrice di banda, evoluzione di una carriera da centrale impegnata a leggere le mani dei palleggiatori di mezza Italia. Rinunce? Sì, una miriade. E in alcuni casi è stato veramente difficile, ma se tornassi indietro sono certa che rifarei esattamente la stessa cosa e leggere negli occhi delle mie compagne di squadra, la maggior parte ormai vere amiche, la stessa
consapevolezza forse è il regalo più bello che la pallavolo mi abbia fatto.

Si chiude ufficialmente la stagione sportiva 2013/2014. Luci e ombre, gioie e dolori di un’annata che, tutto sommato, ha regalato soddisfazioni al volley elbano. Salvezza sia per la Polisportiva Elba ’97 che per l’Elba Volley Blunavy, entrambe esordienti nei rispettivi campionati di serie C e serie B. Salvezza conquistata sul campo con l’onore delle armi e,
per un periodo, il sogno play-off a un passo. Retrocessione invece per l’Elba Rekord, che paga la riorganizzazione della squadra, ma esce di scena con la consapevolezza di aver fatto fare esperienza alle nuove leve.