Politica

Sanità toscana, "tempi di attesa inaccettabili"

Marco Landi, consigliere regionale della Lega e portavoce dell'opposizione, ha presentato una interrogazione alla giunta della Regione

Marco Landi, consigliere regionale della Lega

"Nel corso delle ultime sei settimane delle 30 prestazioni diagnostiche soggette a monitoraggio dei tempi di attesa nessuna ha superato il 90% del rispetto dei tempi massimi regionali, 10 hanno superato l’80%, 10 il 70%, sei il 60% e quattro hanno registrato un risultato inferiore al 60%. Ancora peggiore la performance della Area vasta Toscana Centro con ben 14 prestazioni in “zona rossa”, sei ciascuna in arancione e giallo e solo quattro in verde chiaro".

Si legge in una nota in cui viene spiegato che "E’ quanto emerge da un monitoraggio dei dati dell’osservatorio regionale sui tempi di attesa effettuato dal portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale Marco Landi. Monitoraggio da cui è scaturita un’interrogazione urgente - a cui darà risposta l’assessore alla Sanità Simone Bezzini nel corso della seduta di domani – in cui si chiede conto del peggioramento dei tempi di attesa, della chiusura delle agende di prenotazione chiuse e dei problemi di accesso al portale di prenotazione tramite ricette dematerializzate".


“L’efficienza del sistema sanitario regionale si misura anche e soprattutto sul grado di soddisfazione dei pazienti. Le tantissime segnalazioni riportate ogni giorno dai media dovrebbero suonare come un campanello d’allarme, ma la sensazione è che la Regione sia sorda, o sia costretta a non sentirlo. - dichiara Marco Landi, portavoce dell'opposizione in Consiglio regionale - I dati dimostrano che la capacità di risposta delle aziende sanitarie e ospedaliere alla domanda di salute dei cittadini sta peggiorando, probabilmente in ragione delle difficoltà di bilancio e di scarsità di personale. Seppur in emergenza, non possiamo permetterci di trascurare chi ha bisogno di una prestazione diagnostica o di una visita specialistica. Priorità che ho ribadito nella mia interrogazione, confidando in una risposta che non sia il solito sterile autocompiacimento, smentito dai cittadini stessi”.