Politica

Plasma iperimmune, "avviare sperimentazione"

Dopo la vicenda del paziente salvato a Portoferraio, il consigliere regionale di Fdi Diego Petrucci ha portato la questione in Consiglio regionale

Foto di repertorio

“Ho presentato una richiesta ufficiale al direttore della Sanità toscana Gelli e all’assessore Bezzini affinché venga svolta una valutazione sull’utilità del plasma iperimmune nel trattamento dell’infezione da Covid-19 nei pazienti fragili con malattie pregresse. Ho chiesto che venga effettuato un approfondimento medico-scientifico sull’efficacia delle trasfusioni di plasma coinvolgendo gli infettivologi toscani, che sono un’eccellenza regionale, e utilizzando i canali istituzionali a disposizione della Regione, tenendo anche conto delle più recenti risultanze scientifiche mondiali”. 

Il consigliere regionale di FdI Diego Petrucci

Lo annuncia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità.


“Non sono più accettabili vicende come quella che ha visto protagonista, a Portoferraio (dove ho effettuato un sopralluogo nelle scorse settimane), il dottor Belcari che ha raccontato alla trasmissione di Rete 4 “Fuori dal coro” le forti pressioni subite per aver curato con plasma iperimmune un paziente malato di leucemia e affetto da Covid - sottolinea Petrucci - Il plasma iperimmune è ad oggi per alcune categorie di pazienti forse l’unica cura veramente efficace, contrastare un medico che adotta quella cura, suffragato dalle indicazioni del Comitato etico, è inaccettabile. Il plasma iperimmune viene regolarmente usato all’estero per curare il Covid, perché sono stati pubblicati diversi studi su prestigiose riviste mediche che ne supportano la validità. Recentemente sono state aggiornate nuove linee guida europee che consigliano il plasma convalescente ai soggetti con leucemia e anche negli Stati Uniti ne è stato autorizzato l’uso soprattutto per la cura dei pazienti più fragili, il plasma è l’unico antivirale che funziona contro le varianti fanno sapere gli scienziati americani”.

“La salute dei pazienti deve sempre essere la priorità! In commissione regionale Sanità è giacente, da settimane, la mia richiesta di audizione dei professionisti coinvolti nella vicenda di Portoferraio: il dottor Giovanni Belcari, il dottor Luigi Genghi ed il dottor Spartaco Sani, primario di Malattie Infettive di Livorno”, conclude Petrucci.