Politica

"La Toscana dice no a banca plasma iperimmune"

Il consigliere regionale della Lega Marco Landi aveva presentato una interrogazione partendo dal caso di un paziente elbano curato con il plasma

Foto di repertorio

"Niente banca del plasma, nessun nuovo protocollo di cura per i pazienti affetti da Covid. La Toscana si rifiuta di prendere in considerazione la terapia con il plasma “convalescente” nonostante la più recente letteratura scientifica ne dimostri l’efficacia. Una terapia, proposta e sostenuta dal dottor De Donno, che prevede l’utilizzò del plasma iperimmune prelevato da pazienti guariti dal Covid, per trattare malati che nel 90% di casi guarirono".

Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega Marco Landi a commento della risposta a una sua interrogazione sul caso del medico in servizio presso il 118 dell’Isola d’Elba che aveva prescritto la terapia con plasma imperimmune a un paziente immunodepresso, accendendo una polemica con la direzione ospedaliera di Portoferraio.

"Una terapia efficace e a basso costo, perché non prevede brevetti e un singolo donatore può aiutare a guarire più pazienti. - ha aggiunto Landi - Eppure contro la terapia, e contro il dottor De Donno, sì è scatenata un’indegna campagna di delegittimazione, una sorta di caccia alle streghe che ha avuto conseguenze tragiche, come purtroppo è noto. Da mesi abbiamo invece la riprova che – cito la ricerca – ‘la somministrazione di plasma convalescente entro 9 giorni dall’insorgenza dei sintomi ha ridotto il rischio di ospedalizzazione’". 

"Tutti noi confidiamo di poter archiviare nel cassetto dei brutti ricordi il Covid, ma non comprendiamo perché la Regione non voglia prendere in considerazione gli studi effettuati da autorevoli centri di ricerca, rifiutandosi di adottare un protocollo di cura e attivare una banca del plasma donato da pazienti guariti dalle ultime varianti”, ha concluso Landi.