DISSALATORE

"Dissalatore inutile col 43% di perdite idriche"

Lo ha dichiarato Irene Galletti, presidente del Movimento 5 Stelle Toscana, criticando le politiche idriche della Regione

Irene Galletti, presidente gruppo M5S Toscana

La capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale Irene Galletti commentando la Comunicazione n. 17 della Giunta Regionale in merito alla dichiarazione dello stato di emergenza idrica ha parlato anche della situazione dell'isola d'Elba.

Per Galletti “I dati parlano chiaro: quasi metà dei 4 milioni e 300mila euro destinati alla Toscana dal Consiglio dei Ministri per la gestione dell’emergenza idrica sono stati impiegati per spostare autobotti di acqua da una parte all’altra della regione. Il rimanente è stato impiegato per interventi di natura ordinaria e questo significa che la Regione, in questa legislatura, ma anche nelle precedenti, non ha dimostrato di possedere la necessaria capacità di programmazione per una gestione ordinata della risorsa acqua mancando di stanziare gli opportuni interventi finanziari in bilancio. In funzione di tutto questo, l’ottimismo manifestato dal Presidente Eugenio Giani per quanto riferito nella Comunicazione è assolutamente inspiegabile.”


“Sono molti anni ormai che in Toscana la siccità non è più un evento eccezionale - ha evidenziato la Capogruppo M5S -, ma un fenomeno che si ripresenta con una certa regolarità e che come tale va governato con perizia, attraverso interventi strategici adeguati alla sfida della transizione ecologica.”

Penso ad esempio a quello che sta accadendo all’Elba, - ha aggiunto  Galletti - le condotte che portano acqua all’isola rischiano di rompersi da un momento all’altro e la Regione pensa di sopperire a questa problematica attraverso la costruzione di un dissalatore che, oltre ad essere antieconomico dal punto di vista del consumo di energia, immetterà acqua costosa in una rete idrica che ha oltre il 43% di perdite. E questo nonostante i comitati e le associazioni ambientaliste si siano prodigate per proporre soluzioni ecosostenibili e compatibili con le necessità degli abitanti e delle imprese locali".


“Credo - ha concluso la Cinquestelle - che questo tema richieda maggior attenzione e serietà, a cominciare dalla modalità con cui si intende gestire questo bene comune che è l’acqua. Il PD farà mai qualcosa per favorire una reale gestione pubblica e partecipata dell’acqua, o intende continuare ad ignorare la volontà dei cittadini che nel 2011 si espressero chiaramente con un referendum?”