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Dissalatore, Ait, "partano i lavori"

Autorità idrica toscana si dichiara soddisfatta per l'ordinanza del Tar ma il ricorso va avanti ed è stata fissata l'udienza a luglio

Rendering del progetto del dissalatore a Mola

“'Non appaiono fondati i dubbi manifestati dal Comune di Capoliveri circa la legittima approvazione del progetto dell’impianto dissalatore da realizzarsi in località Mola'”, così si è espressa, nella giornata del 4 marzo, la Terza Sezione del Tar Toscana, riconoscendo il diritto di Asa (gestore del servizio idrico integrato della provincia di Livorno) a iniziare i lavori per il potenziamento della linea di acquedotto nella zona di Mola, che sono il primo intervento previsto per la costruzione del dissalatore". 

Così si esprime in una nota Ait (Autorità idrica toscana) in merito all'ordinanza del Tar sulla sospensione dei lavori di Asa da parte del Comune di Capoliveri.

"Questa decisione del Tar toscano costituisce una prima efficace misura che stabilisce legittimo il progetto del dissalatore di Mola, - prosegue Ait - opera strategica della Regione Toscana per garantire la continuità del servizio, qualora dovesse ripresentarsi una crisi idrica durante la prossima estate. Nel provvedimento del Tar è pure evidenziato che l’ultima ordinanza (29/2019) del Comune di Capoliveri, insieme alla mancata adesione all’accordo proposto da Asa per la modalità di esecuzione dei lavori, 'sembra rafforzare il sospetto di uno sviamento di potere', messo in atto dal comune elbano, così come dedotto in giudizio".

"I giudici fiorentini- conclude Ait - hanno quindi accolto le ragioni di urgenza di avvio dei lavori, evidenziate dai legali dell’Autorità Idrica Toscana e di Asa  dando il via libera all’inizio dei lavori e condannando il Comune di Capoliveri alle spese legali".

“Siamo soddisfatti di questa sentenza - ha affermato il direttore dell’Autorità Idrica Toscana – perché l’Elba ha bisogno di essere messa in sicurezza dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico, e il dissalatore di Mola è un’opera fondamentale per l’isola e sostenibile per il territorio. Questa non è una vittoria di Ait o di Asa a scapito del Comune, ma un chiarimento giudiziario importante, perché l’Elba abbia le infrastrutture minime per uscire da dannose emergenze estive. In questi tempi problematici serve dare un minimo di sicurezza ai cittadini e a tutti gli operatori del turismo elbani”.