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Ferrari spiega: "Abbiamo solo seguito la legge"

Il sindaco Mario Ferrari ha spiegato le ragioni che hanno portato alla nomina del segretario generale Pinzuti di responsabile anti corruzione

Che quel decreto di nomina avrebbe sollevato un polverone se lo aspettavano anche ai piani alti della Biscotteria e così, dopo appena un giorno dal conferimento dell'incarico di responsabile alla trasparenza e anticorruzione a Michele Pinzuti, e a distanza di poche ore dagli attacchi della minoranza, arriva la replica del primo cittadino di Portoferraio.

"Il 19 giugno abbiamo messo mano alla macro struttura dell'ente - ricorda Ferrari - e, date le dimensioni del Comune, quell'incarico è rientrato nelle competenze del segretario generale che, fino a quando un processo non ne decreterà la colpevolezza, rimane innocente e abile a svolgere le proprie funzioni".

Ferrari e la sua giunta erano però ben consapevoli dell'inevitabile imbarazzo che avrebbe creato la nomina di Pinzuti all'anticorruzione dopo che lo stesso sindaco lo ha denunciato per la vicenda della presunta truffa e per la quale il segretario andrà a processo il prossimo 4 dicembre. 

Proprio in virtù di questa consapevolezza il mese trascorso fra la riforma della macro struttura (19 giugno) e la nomina (22 luglio) è stato speso a cercare alternative che però non si sono concretizzate: "Avendo reintrodotto le figure dei dirigenti (Luca Donati e Silvia Fontani) - spiega Ferrari - quell'incarico sarebbe potuto andare ad uno di loro ma si sarebbe creata la situazione, ancora peggiore, di un dirigente che avrebbe dovuto controllare se stesso e abbiamo preferito evitare".

C'era una terza via: "L'incarico di responsabile dell'anticorruzione sarebbe potuto essere affidato ad un segretario generale esterno, di un altro comune, ma non c'è stata la disponibilità di nessuno a venire data la situazione vigente. In definitiva - riassume Ferrari - abbiamo seguito la legge che ci imponeva la nomina di un responsabile anticorruzione, anche perchè non farlo ci avrebbe esposti a rischi ancora maggiori".

La parte politica è invece lasciata al vice sindaco Roberto Marini che attacca la minoranza: "E' inutile che la consigliere Pellegrini chieda le dimissioni del sindaco. Questo dimostra il suo disamore per questa città: in questo momento le minoranze dovrebbero dimostrarsi collaborative per lavorare insieme dopo un periodo di difficoltà che però abbiamo superato. In questa situazione siamo le vittime e il Pd dovrebbe smetterla di usare due pesi e due misure (alludendo alla situazione romana con il sindaco Marino, ndr). Noi siamo pronti a governare".

In chiusura è Ferrari ad annunciare un'ulteriore evoluzione del rapporto fra il Comune e Pinzuti: "Abbiamo avviato ieri le pratiche per la cessazione della convenzione che lega il nostro segretario generale con l'amministrazione comunale di Marciana Marina (dove Pinzuti è segretario a scavalco, ndr). All'inizio la volontà di recedere c'era sia da parte nostra che da parte del sindaco Ciumei e in quel caso sarebbe stata immediata ma ad un certo punto ha cambiato idea e così abbiamo avviato lo scioglimento unilaterale per cui occorrono ancora 60 giorni di tempo". 

Al termine dei quali Miche Pinzuti sarà segretario generale di Portoferraio a tempo pieno. Una mossa che appare propedeutica all'allontanamento definitivo da Portoferraio, ma quella è una storia ancora da scrivere.