"Significa la rinascita del forte inglese che ha coinciso con la chiusura del bicentenario di Napoeone: un percorso iniziato dalla precedente amministrazione che deve essere di buon augurio anche per ulteriori e più importanti interventi sul patrimonio artistico di Portoferraio".
Commenta così il taglio del nastro al forte inglese Mario Ferrari che poi approfondisce la figura dell'Imperatore:
"Questo anno di celebrazioni lascia lo stimolo per portare alla luce un Napoleone non conosciuto, un Napoleone diverso. L'imperatore non fu solo un guerriero ma un uomo a tutto campo e che proprio all'Elba ha dimostrato di sapere fare molte cose, e le ha fatte. Un aspetto poco conosciuto e forse più importante della sua capacità di guerriero".
Poi Ferrari lancia quella che potrebbe essere più di una suggestione: "Voglio lanciare una sfida: ritrovarsi a Sant'Elena per concludere il percorso napoleonico che abbiamo iniziato".