Attualità

​Eurit: tutela dell’ambiente ma anche del lavoro

Il PD elbano: "Non mettiamo in secondo piano le questioni di impatto ambientale, gli Enti controllino gli impegni presi dall'azienda"

La cava Eurit vista dalla strada provinciale

Preoccupazione per la vicenda Eurit da parte del PD, che ha inviato oggi alla stampa un documento unitario del Circolo di Porto Azzurro e della segreteria zona Elba.

"Sulla questione dell’Eurit - si legge nel documento -  il Partito Democratico dell’Isola d’Elba ha una sola posizione: sì al mantenimento dei posti di lavoro, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Le ragioni che sono alla base della possibile cessazione della attività estrattiva nella zona della Crocetta nel Comune di Porto Azzurro, sono motivate da dati reali riguardanti la diminuzione qualitativa del minerale estratto (eccessiva percentuale di carbonato di calcio).

Secondo il parere dell’azienda, confermato dai lavoratori dell’Eurit, l’unica possibilità di proseguire l’attività estrattiva sarebbe quella di interessare una zona limitrofa all’attuale localizzazione della cava, nella quale si sarebbe evidenziata la presenza di materiale di buona qualità. Da qui la necessità di ampliare l’area di concessione e da qui la preoccupazione che ciò possa determinare danni all’ambiente.

Premesso che nessuno, e noi meno che mai, fa salti di gioia di fronte alla prospettiva di nuovi sbancamenti, consideriamo giustificata la necessità di ampliare il campo di estrazione, al fine di evitare la chiusura di una attività produttiva che impiega diciotto unità di personale, oltre a dare lavoro a diverse aziende dell’indotto (trasporti, manutenzioni ecc.).

Allo stesso tempo non mettiamo in secondo piano le questioni di impatto ambientale. Al contrario, pensiamo che le preoccupazioni a riguardo (in particolare dei residenti nella zona), siano giustificate a fronte di opere che incideranno su un contesto ambientale e paesaggistico già notevolmente intaccato.

Da un incontro con i lavoratori dell’Eurit è emersa la loro piena consapevolezza delle conseguenze dell’ampliamento sull’ambiente, ed hanno assicurato il loro impegno personale e collettivo presso l’azienda, affinché le future escavazioni vadano di pari passo con l’immediato ripristino dell’area lavorata, al momento dell’avvio dell’estrazione nell’area successiva.

La decisione sull’eventuale nuova concessione è ora di competenza della Conferenza dei servizi istituita a livello regionale per la valutazione di impatto ambientale, della quale fa parte anche il Comune di Poro Azzurro, a cui compete la determinazione in merito alla variazione del piano urbanistico.

In conclusione, auspichiamo che tutti i pareri e gli adempimenti dei vari soggetti coinvolti avvengano in piena trasparenza e con il coinvolgimento dei cittadini; e che gli stessi Enti ( in particolare il Comune di Porto Azzurro) siano attenti nel controllare gli impegni presi dall’azienda, sia per il rispetto dell’ambiente che per il mantenimento dell’occupazione".