Attualità

Emergenza sangue in Toscana ma l'Elba si salva

Nei grandi ospedali operazioni chirurgiche ferme o rinviate per mancanza di sangue, a Portoferraio le scorte tengono ma c'è bisogno di donatori

La carenza di sangue si è abbattuta sulla sanità toscana al punto da far rinviare quelle operazioni programmate che necessitano di gruppi non disponibili.

Come rivela un articolo apparso oggi su Repubblica, a mancare sono soprattutto le unità di 0 negativo e positivo e A negativo e si è già visto che le donazioni in programma nei prossimi quattro giorni non saranno abbastanza.

Il centro trasfusionale regionale ha anche chiesto aiuto alle altre regioni che però versano in condizioni uguali o peggiori così nessuna fornitura è stata prestata. Le situazioni più critiche riguardano i grandi centri di Pisa e Firenze che ovviamente hanno un consumo maggiore di sacche e stanno dando fondo alle scorte.

A Portoferraio al momento la situazione è sotto controllo, come conferma il direttore del nosocomio elbano, dottor Bruno Maria Graziano: "Abbiamo avuto un calo delle donazioni come avviene ogni estate dato che i donatori sono spesso impegnati con le attività stagionali. Purtroppo ciò avviene proprio nel periodo di maggiore bisogno ma posso tranquillizzare tutti nel dire che la nostra situazione è sotto controllo e le scorte tengono".

Ma il livello di allerta rimane alto e si cercano donatori per non correre pericoli. A lanciare l'appello è la neo assessore regionale Stefania Saccardi: "Mi rivolgo a tutti i cittadini tra i 18 e i 65 anni in buona salute, presentatevi presso uno dei servizi trasfusionali per consentire con il vostro generoso gesto l'assistenza ai pazienti la cui salute dipende anche dalle trasfusioni".

Dante Leonardi, presidente Avis Portoferraio: "Aiutateci, venite a donare, c'è bisogno che tutti capiscano quanto è importante".