Politica

E Coppola dell’Udc chiede rispetto per il voto degli elbani

ISOLA D'ELBA - Seguono all’uscita su facebook del governatore della Toscana Enrico Rossi le dichiarazioni del segretario provinciale dell’Udc Luigi Coppola che chiede allo stesso Rossi di rispettare la scelta fatta dai cittadini dei comuni dell’Isola d’Elba. Una scelta che, prima di tutto, Coppola definisce democratica . “Non entro nel merito delle questioni inerenti il comune unico dell’isola d’Elba – spiega Coppola del suo intervento - in quanto non sono elbano e non ho mai avuto l’onere e l’onore di ricoprire incarichi amministrativi nel territorio insulare, pertanto sarebbe pretestuoso esprimere un parere. Allo stesso tempo, però – sottolinea - mi permetto, in quanto amministratore locale di un comune limitrofo, che ha diretti rapporti con questa importante realtà provinciale, di ritenere le affermazioni del Presidente della regione irriverenti nei confronti della volontà popolare espressa democraticamente dagli elettori elbani. Si può prendere atto di una sconfitta in un consesso elettorale con legittimo rammarico se le proprie opinioni non si sono affermate, ma le scelte maggioritarie sono un inconfutabile atto di legittimazione democratica e chiunque non le rispetti, mette in dubbio l’essenza stessa della democrazia. Oltretutto, - prosegue il segretario Udc - il presidente della regione è espressione di una parte, ma rappresenta tutti i cittadini del territorio di sua competenza ed affermare di fatto, anche se con parole più garbate, che vi sia una parte di cittadini che “non ha capito”, è profondamente offensivo e lesivo della dignità di costoro. Le battaglie si fanno cercando di far valere le proprie ragioni in un senso od in un altro – conclude Coppola - per motivi diversi, ma alla fine è opportuno “capire” che in democrazia vince chi prende più voti. Il presidente Enrico Rossi è stato eletto dalla maggioranza dei toscani e governa la regione, questo è il dato da capire; allo stesso modo si deve prendere atto di come i cittadini elbani si sono espressi sul Comune unico".