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Donzelli: "Un altro modello di sanità è possibile"

Il candidato alla vicepresidenza della Regione attacca Rossi e propone un modello alternativo: "Anche qui è possibile portare le eccellenze"

E' stato uno dei maggiori oppositori di Enrico Rossi in consiglio regionale sul tema della sanità, per questo è stato Giovanni Donzelli ad esporre le proposte di Fratelli d'Italia su uno dei temi principali di questa campagna elettorale.

Una sanità che, secondo Donzelli, è stata ridotta all'osso proprio dal presidente uscente: "Molte volte abbiamo portato in consiglio regionale il tema dell'Elba ma il Pd non ha voluto fare niente. Siamo preoccupati per questo territorio che a causa di questa riforma rischia di essere sempre più isolato e dimenticato: a Firenze devono capire che bisogna occuparsi dell'Elba non solo per chi ci viene in vacanza ma anche e soprattutto per chi ci vive".

Donzelli poi torna sul caso giudiziario che coinvolge la sanità toscana: "Si parla molto del buco di bilancio della Asl di Massa, e giustamente dato che sono centinaia di milioni di euro, ma ancora più scandalose sono le situazioni di Pistoia e Siena. In quest'ultima per esempio si è scoperto che al centro del sistema c'era Tommaso Grazioso, dirigente nominato senza concorso dalla moglie di Rossi. Ora volete farmi credere che non c'entri nulla? La verità è che se non si chiamasse Enrico Rossi sarebbe già in tribunale invece dobbiamo aspettare la fine delle elezioni, come cinque anni fa".

"Il buco causato in quelle Asl con speculazioni immobiliari corrisponde ai tagli che la Regione deve poi fare altrove, su altri ospedali come quello elbano, mettendo a rischio la vita delle persone".

La soluzione per un modello alternativo a quello proposto dal candidato del Pd è, secondo Donzelli: "Non è detto che qui non possano esserci eccellenze e si debba necessariamente investire solo sull'emergenza urgenza. L'Elba per esempio potrebbe essere un'eccellenza per il recupero post operatorio, le persone potrebbero venire qui a curarsi proprio perchè ci possono essere eccellenze. Sarebbe anche un modo di sviluppare un turismo sanitario che ora non esiste".