Attualità

Da Capoliveri aiuti per donne e bambini ucraini

Un furgone con abbigliamento per bambini, medicinali e una lista di prodotti richiesti per aiutare i i rifugiati in un paese moldavo

È partito oggi da Capoliveri un furgone carico di beni per aiutare donne e bambini fuggiti dell'Ucraina a causa della guerra. Il furgone è diretto in un paese della Moldavia, nel Comune di Vatic Orhei dove è stato allestito un centro di accoglienza. Tanti gli aiuti umanitari raccolti: dai pannolini agli indumenti per bambini, ai giochi e ai medicinali, agli alimenti e indumenti. 

L'idea della raccolta è partita dalla Pubblica Assistenza di Capoliveri ed è poi stata supportata anche dalla Protezione civile Novac e dalla Protezione civile mare e monti di Lacona. Sono molti i cittadini che hanno risposto all'appello e hanno donato i beni di prima necessità richiesti. Fra i cittadini che hanno contribuito non solo quelli di Capoliveri ma da tutte le parti dell'Elba e fra questi anche cittadini di nazionalità russa, rumena, moldava e ucraina residenti da anni a Capoliveri.

"Siamo entrati in contatto con la segreteria comunale di Vatic Orhei in Moldavia che ci ha indicato la lista delle cose che erano necessarie", ha spiegato Emma Feole, presidente della Pubblica Assistenza di Capoliveri.

"Per ora è partito un primo furgone ma i beni cge abbiamo raccolto sono molti di più e nei prossimi giorni partirà un altro carico", ha aggiunto la presidente della Pubblica Assistenza di Capoliveri.

"Vogliamo ringraziare tutta la comunità, - ha concluso Emma Feole - i dipendenti della Coop e del Conad di Capoliveri, la farmacia di Capoliveri e tutti coloro che hanno risposto tempestivamente al nostro appello e portato aiuti".