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Convitto D'Alesio, comuni, regioni e provincia verso una soluzione. Muti "Noi daremo il nostro contributo"

ARCIPELAGO TOSCANO - Incontro al vertice ieri a Firenze per un confronto diretto fra regione, provincia e comuni dell'arcipelago toscano sul tema della paventata chiusura del Convitto D'Alesio di Livorno che da sempre garantisce agli studenti fuori sede, provenienti in prevalenza dalle isole, di beneficiare dell'accoglienza per tutto il periodo necessario al conseguimento del diploma di scuola superiore in istituti, come il nautico, che non sono presenti nei territori d'appartenenza. Le rette, non sono più sufficienti da tempo a sostenere i costi del Convitto e da anni la provincia di Livorno versa importi che si aggirano intorno ai 100.000 euro l'anno per garantire un servizio così importante per gli studenti. I tagli alla spesa pubblica hanno, però, di fatto reso impossibile proseguire in questa direzione. "Da mesi seguiamo il problema - spiega l'assessore all'istruzione del comune di Portoferraio Jessica Muti con la consapevolezza che è necessario trovare subito una soluzione. Ieri eravamo presenti in video conferenza insieme al comune di Rio Elba, Campo nell'Elba e Capoliveri. C'erano i rappresentanti della regione, settore istruzione e il presidente della provincia Kutufà. Alcuni comuni, come il nostro si sono impegnati da subito a versare un contributo per mantenere l'apertura del D'Alesio per quest'anno. Ciò non esclude, però, che la retta a carico delle famiglie andrà ad aumentare e che saranno fatti dei tagli sul servizio offerto per ridurre la spesa. Ma sul tavolo sono state messe anche soluzioni che potrebbero essere definitive per il futuro del convitto: fra queste la statalizzazione dell'istituto. E' stata poi discussa anche un'altra importante possibilità, - spiega Muti - quella di consentire ai ragazzi dell'isola d'Elba di poter affrontare il biennio direttamente sull'isola, presso l'Itc Cedrboni e poi, con un esame integrativo che riguarda una sola materia, consentire il passaggio al triennio del Nautico a Livorno. Questo infatti, ridurrebbe i costi e i tempi del trasferimento fuori sede e, almeno in parte risolverebbe il problema dei nostri ragazzi e delle loro famiglie".