Cronaca

Contro la Guerra anche l'Elba vuole dire la sua

La proposta di Nunzio Marotti, ex presidente del consiglio comunale di Portoferraio, per la Pace in Istraele e Palestina

Il Municipio di Portoferraio

All'isola d'Elba è tempo di vacanze, di momenti lieti, di lavoro per moltissimi e di spensieratezza per molti altri. Un'estate come tante in un Paese che dopo il secondo conflitto mondiale, non ha più conosciuto le atrocità della guerra.  

Ma altrove le cose stanno procedendo diversamente. In Istraele e Palestina si combatte. 

In questo contesto internazionale, organizzazioni pacifiste si muovono nel tentativo di dare il segnale che la comunità mondiale non è insensibile a quanto sta accandendo.

Ecco che anche all'Isola d'Elba si solleva la voce di chi crede che qualche cosa si può fare e arriva la proposta di Nunzio Marotti, ex consigliere comunale a Portoferraio.

La Rete della Pace ha previsto per il 16 luglio prossimo una fiaccolata di pace in ogni città italiana. 

"Personalmente aderisco - spiega Marotti - ma non sono in grado di organizzare qualcosa a Portoferraio. Certamente ci si potrebbe coordinare per una iniziativa da tenersi, magari, all’interno di una delle strutture pubbliche richuiesste dai consiglieri comunali.

Ricordo a tale proposito - scrive Marotti - che il Comune di Portoferraio fa parte del Coordinamento nazionale degli enti locali per la Pace. Si potrebbe pensare ad un luogo di passaggio (per es. La Gran Guardia), dove leggere brani con sottofondo musicale, proiettando immagini (rispettose delle sensibilità ed età) e lasciando brevi spazi di silenzio. Ma altre cose si possono aggiungere o sostituire"

Ecco cosa propone la Rete per la Pace e cosa chiede alla politica internazionale:

"Chiamiamo uomini e donne che credono nella Pace e nella nonviolenza a mobilitarsi Mercoledì 16 Luglio 2014, organizzando e partecipando nella propria città alla fiaccolata per la Pace, la libertà, la giustizia in Palestina e Israele.

Ogni morte ci diminuisce, ogni uomo, donna, bambino ucciso pesa sulle nostre coscienze. Vogliamo vedere i bambini vivere e crescere in pace non maciullati da schegge di piombo.

Chiediamo:

- che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette di ogni parte;

- che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell’occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestinese, per il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese;

- che il governo italiano si attivi immediatamente affinché il nostro Paese e i Paesi membri dell’Unione Europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele;

- che il nostro governo, oggi alla Presidenza dell’Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio".