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Conto deposito a zero spese: la guida completa

Il conto deposito rappresenta uno strumento finanziario con una duplice funzione. Meglio libero o vincolato? la scelta dipende dalle proprie esigenze

Il conto deposito rappresenta uno strumento finanziario con una duplice funzione: di investimento e di risparmio. Un tratto, quest'ultimo, che lo differenzia dal conto corrente. Rispetto a esso, infatti, consente di effettuare unicamente operazioni di versamento/prelievo di determinate quantità di denaro.

Si trova declinato secondo molteplici tipologie, a seconda dell’istituto finanziario che lo propone e delle caratteristiche che interessano la categoria di riferimento. Una delle più interessanti è il cosiddetto conto deposito a zero spese. In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più, proponendovi una guida completa che vi permetterà di effettuare le vostre valutazioni.

Conto deposito: meglio libero o vincolato?

Non esiste una soluzione unica adatta a tutti: la scelta dipende dalle proprie esigenze. Il conto deposito libero offre massima flessibilità, permettendo all’intestatario di effettuare versamenti e prelievi in qualsiasi momento, senza restrizioni. Al contrario, il conto deposito vincolato, prevede condizioni stabilite al momento della sottoscrizione, secondo le quali il titolare si impegna a depositare una somma senza poterla prelevare per un periodo determinato (generalmente tra 3 e 60 mesi), salvo il pagamento di una penale. In compenso, questo tipo di conto garantisce un rendimento più elevato.

Conto deposito a zero spese: conviene? Ecco le caratteristiche

Una delle formule di conto deposito di cui si sente maggiormente parlare negli ultimi anni è quella a zero spese, ma siamo sicuri che sia davvero conveniente? E soprattutto, cosa vuol dire “zero spese”?

Si tratta di un prodotto finanziario che consente di usufruire di determinati servizi, nella fattispecie quelli del conto deposito, a fronte di un annullamento delle spese di gestione esplicitate in fase contrattuale.

Per dirlo in parole ancora più semplici, non tutti i conti deposito a zero spese sono uguali, dal momento che le peculiarità distintive vengono di volta in volta stabilite da parte dall’istituto finanziario che li consegue, e può essere sia libero che vincolato.

Una delle proposte più interessanti è quella di Santander, un gruppo che vanta oltre 160 anni di esperienza alle spalle. Il conto deposito si trova declinato secondo due soluzioni:

Ioscelgo, un conto deposito libero con parti vincolate di durate differenti, a fronte di un rendimento superiore. Il Tasso creditore Fisso Lordo Annuo è del 2,70%;

Ioposso, un conto deposito libero a tempo indeterminato che assicura una libertà di movimento ottimale e un Tasso creditore Fisso Lordo Annuo del 2,50%.

In entrambi i casi non sono previste spese di gestione, incluse quelle di apertura e di chiusura: un aspetto che dovrebbe sempre essere presente nelle formule a zero spese. Il solo costo addebitato al cliente è l’imposta di bollo, il cui ammontare viene calcolato in relazione alla somma in giacenza.

Conclusioni

Per concludere, il conto deposito a zero spese si rivela una soluzione particolarmente interessante, in quanto versatile, prudente, affidabile e vantaggiosa, specialmente nelle soluzioni a zero spese. Questo a patto di optare per prodotti di qualità e realizzati da istituti finanziari esperti e specializzati.