Politica

​Consiglio burrascoso, il PD abbandona l'aula

Contestate le alienazioni degli immobili di proprietà comunale e la classificazione del palazzo ex ONMI sede della Cosimo de' Medici

I consiglieri di minoranza PD di Portoferraio

Seduta burrascosa del consiglio comunale a Palazzo della Biscotteria. Il Gruppo Consiliare del PD di Portoferraio ha abbandonato la seduta consiliare in cui si è discusso parte del bilancio di previsione 2018.

"L’Amministrazione Ferrari - si legge in una nota del PD - doveva approvare il bilancio di entro il 31 marzo 2018 e il rendiconto di gestione entro il 30 aprile 2018, nonostante tali ritardi e violazione di leggi, l’amministrazione ha prodotto un documento di bilancio fotocopia di quello degli anni precedenti, senza che si intravedesse alcun progetto politico di sviluppo e crescita del territorio, solo e sempre enunciazioni generiche: hanno però dichiarato di aver investito sullo sport perché avrebbero stanziato ben 58.000 euro per il bando dei contributi alle società sportive che lo scorso anno non è stato fatto, a fronte di oltre 8 milioni di presunto avanzo di amministrazione.

Hanno però studiato e fatto ben altro:nel piano delle vendite hanno deciso di vendere tutto il palazzo delle ex poste, naturalmente con due perizie di stima distinte, sottostimate e contraddittorie (prima il piano terra no, poi il piano terra si) messe sotto la lente di ingrandimento anche dal revisore dei conti e dimenticandosi completamente del progetto del museo del mare sponsorizzato dall’assessore Del Mastro.

Sono poi passati alla Delibera di rettifica della classificazione dei beni nell’inventario comunale e si scopre che il palazzo ex ONMI quello per intendersi che ospita il nido comunale, il centro giovani, la Cosimo dei Medici, la sala Telemaco Signorini, intendono spostarlo dal patrimonio demaniale a bene patrimoniale disponibile che in parole povere significa “alienabile, vendibile”.

Abbiamo chiesto di ripensarci, di non mettere a rischio di vendita un immobile prestigioso e importante per il Comune, già oggetto di una prima delibera in cui si ratificava la cessione alla società Cosimo de Medici per ripianare i debiti nei confronti di quest’ultima e successivamente, dopo sollecitazioni della minoranza, rettificata.

Ci è stato detto che facevamo il processo alle intenzioni, che nessuno di loro pensava ad una vendita dell’immobile, ma che non potevano impedire di venderlo e che era una scelta di democrazia.

E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso - conclude la nota del PD - incapaci di assumersi la responsabilità di scelte scellerate, cercavano giustificazioni insostenibili che offendevano l’intelligenza dei consiglieri presenti".