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Comune: "Porto Cantieri opera strategica"

L'amministrazione comunale commenta lo stop ai lavori del progetto Porto Cantieri deciso dalla Regione sulla valutazione d'impatto ambientale

"In relazione alla notizia in merito alla procedura di VIA sul progetto di porto turistico, si ritiene necessario un chiarimento. La Giunta Regionale, in conformità alle norme che regolano e vincolano il procedimento di VIA, ha preso atto delle determinazioni della conferenza dei servizi interna, a cui partecipa anche ARPAT, del 18 febbraio 2015. 

Tali determinazioni, considerato che non sono state completate alcune verifiche e procedure connesse che coinvolgono anche altri enti e che hanno una loro autonoma tempistica, hanno condotto alla necessità di rinviare alla conclusione di questi procedimenti per assumere la decisione conclusiva

Al contempo, in un incontro svoltosi ieri, 26 marzo, negli uffici della Presidenza della Giunta Regionale, Comune e Regione hanno confermato il proprio interesse a pervenire con quanta più sollecitudine possibile ad una conclusione positiva, condividendo il riconoscimento della natura strategica dell'opera per lo sviluppo economico e sociale, occupazionale di Portoferraio e dell'Isola d'Elba. 

Con questa logica e prospettiva hanno anche individuato modalità e tempi per condurre a conclusione verifiche ed accertamenti finalizzati soprattutto a garantire condizioni di qualità ambientale".

E' questa la risposta dell'amministrazione comunale allo stop che il progetto Porto Cantieri del capoluogo elbano ha subito nei giorni scorsi. Uno stop dovuto alla Regione che, in sede di Valutazione di Impatto Ambientale, ha espresso un giudizio negativo, rappresentato con la formula: "Non è possibile identificare un quadro ambientale e paesaggistico di riferimento certo, che permetta al momento di valutare compiutamente gli impatti ambientali e paesaggistici definitivi del progetto".

I punti dolenti documentativi riguardano, per la Giunta della Regione Toscana, soprattutto l'opera di riempimento di un tratto di costa e la messa in sicurezza del Fosso della Madonnina, ma altri appunti sono stati espressi circa la previsione di edificare nell'area eccedente i volumi sostituiti in regime di riqualificazione.

I rilievi da parte della regione erano stati in parte formulati negli ultimi mesi e l'associazione di imprese che gestisce la globale operazione non è riuscita a rispettare soprattutto i tempi tecnici previsti per la presentazione della documentazione integrativa che veniva richiesta.

I proponenti capeggiati da ESAOM-CESA, obbligati a questo punto a presentare ex-novo la richiesta di V.I.A. con una formulazione che soddisfi rilievi e richieste di modifiche della regione, valutano in dodici mesi il tempo da impiegare per il compimento delle analisi e delle altre operazioni necessarie, perché una nuova Valutazione di Impatto Ambientale consenta l'avvio di interventi destinati a modificare in modo sostanziale assetti e uso di un'importante porzione della costa ferajese.