Attualità

Centro trasfusionale, l'allarme del sindaco

Una lettera del sindaco Ferrari ai vertici della Asl ipotizza il dimezzamento del servizio nel centro trasfusionale dovuto alla mancanza di personale

Una lettera inviata dal sindaco Mario Ferrari al neo commissario De Lauretis e al vice Eugenio Porfido lancia l'allarme sulle attività del centro trasfusionale dell'ospedale elbano. Secondo quanto riporta il sindaco infatti le attività sarebbero a rischio di dimezzamento passando dagli attuali sei giorni di apertura a tre. Un taglio del servizio dovuto a mancanza di personale e ritenuto inaccettabile dal primo cittadino di Portoferraio.

"Mi vedo nuovamente costretto a inviarvi questa mia in quanto - si legge nella missiva - in qualità di Sindaco di Portoferraio, sono stato informato circa alcune grave problematiche che investono l'attuale servizio del Centro Trasfusionale del presidio sanitario della mia città.

Mi risulta infatti che per carenze di personale si prospetti la chiusura delle attività ambulatoriali nonché una drastica riduzione del servizio trasfusionale la cui attività potrebbe essere limitata ad un periodo di tre giorni settimanali a fronte degli attuali sei.

Non so se queste notizie che mi sono pervenute corrispondono a verità, ma se così fosse si tratterebbe dell'ennesimo impoverimento dei servizi del nostro ospedale con disagi e ripercussioni negative per la salute dei miei concittadini.

Rimango pertanto in attesa di conoscere le attuali reali problematiche del centro trasfusionale nonché delle modalità organizzative con le quali le signorie vostre hanno intenzione di risolvere l’eventuale criticità, preannunciando che un possibile ridimensionamento funzionale della struttura non potrebbe che incontrare la nostra disapprovazione".

In attesa di una risposta ufficiale in merito, tuttavia fonti interne all'azienda smentiscono che una tale drastica riduzione sia una reale possibilità. Da quanto apprendiamo, infatti, una riorganizzazione del servizio trasfusionale è in discussione insieme a molti altri aspetti organizzativi dovuti all'accorpamento delle Asl ma nessuna decisione in merito è stata ancora presa, nè in una direzione nè nell'altra.