Attualità

Centro storico, è guerra fra bande (musicali)

Alcuni residenti protestano per il volume troppo alto dei musicisti, Legambiente scrive al sindaco e Confesercenti chiede tolleranza

Mica è vero che il centro storico di Portoferraio è poco attivo, anzi brulica di fermento grazie alla musica dal vivo che i bar e i musicisti offrono agli astanti. Solo che invece di essere turisti in comoda passeggiata sembrano essere belligeranti di opposte fazioni.

In questi giorni infatti si fa un gran parlare dei volumi che escono da altoparlanti e casse degli esercenti che in giusta competizione fra loro, sparano all'esterno per attirare clienti e sfruttare le ultime settimane di stagione turistica.

Volendo fare una mappa dei guerriglieri dall'orecchio fino vediamo da una parte Residenti e Ambientalisti alleati: i primi hanno creato un gruppo, per adesso informale ma agguerrito,  e hanno avviato una raccolta di firme da presentare in Comune per difendere il diritto al riposo. I Verdi hanno scritto formalmente al sindaco per chiedere il rispetto dei limiti imposti dalla legge per i decibel in centro abitato.

Sull'altro lato della barricata troviamo Esercenti e Musicisti che sposano la linea del "C'è tutto l'inverno per riposare" come argomentato da Franco De Simone, presidente di Confesercenti: "I concertini musicali che si svolgono in centro storico sono eventi piccoli ma di grande importanza per le imprese della zona, non stiamo parlando certo di spettacoli da stadio e d’altra parte, siamo in un posto che vive di turismo e i concertini offerti dagli esercizi pubblici di somministrazione rappresentano anche un contributo alla vitalità della città, accontentando molti, tra giovani e meno giovani, che in passato hanno lamentato la carenza di intrattenimenti.

Siamo consapevoli - continua De Simone - che anche il diritto al riposo va salvaguardato, non di meno, che la quiete di una vacanza è un valore importante per l'isola, ma i centri urbani rappresentano per antonomasia luoghi dinamici, dove nel tempo si sono sviluppate attività commerciali che rappresentano un servizio per i cittadini, anche nei mesi economicamente più grigi, ed anche per questo è fondamentale lasciare ad esse l'opportunità di migliorare la propria offerta nella stagione in cui questa può essere un valore aggiunto per l'azienda.

E' ovvio - conclude De Simone - che l'eventuale disturbo a chi vive nella zona va tenuto ben presente, ma siamo certi che con il buon senso da parte degli operatori ed un po’ di pazienza da parte dei residenti, esso si possa gestire e soprattutto limitare al meglio. 

Tanto per fare un esempio, da parte sua, l’Amministrazione pubblica potrebbe favorire la programmazione di queste attività, sia in termini di numero complessivo di serate, sia gestendo eventuali possibili sovrapposizioni. Come associazione, infine , non possiamo non auspicare l’uso equilibrato di queste attività, raccomandando agli operatori interessati rispetto degli orari e mantenimento di livelli acustici accettabili".

Assiso in mezzo a lor c'è ovviamente il Comune ma l'amministrazione portoferraiese ha già espresso la propria volontà nell'ordinanza che permette, fino a fine settembre, una deroga al limite dei decibel complessivo in virtù, appunto, della valenza economica di tali intrattenimenti.