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Cede la strada alle Morelline, strada chiusa

Il manto stradale e parte dello scavo non reggono al maltempo e crollano parzialmente. Chiusa la strada e Legambiente accusa: "E' uno scempio".

Rio Elba sempre più bersaglio del maltempo: ancora un danno stradale. Dopo il nuovo sinkhole nella zona del Piano anche gli scavi nella parte sottostante il paese cedono e la via viene chiusa.

"Aveva più volte denunciato l’enorme scavo fatto sotto il centro storico di Rio Elba per costruire delle nuove case - denuncia Legambiente - uno scempio paesaggistico che, dicevamo allora, presentava già gravi rischi e mostrava segni di cedimento nella strada sovrastante lo squarcio.

Documentammo un’escavo in verticale che si fermava alla strada di accesso e diversi segni di dissesto idrogeologico. Ci venne risposto che era tutto a posto ed in regola, ma poi il cantiere venne “abbandonato”.

Ora, purtroppo, quello che ipotizzavano Legambiente e molti cittadini di Rio nell’Elba che si erano rivolti all’associazione per denunciare quell’assurdo intervento edilizio, in un Paese già abbondantemente massacrato dalle seconde case di “Rio 2” del Padreterno, si è verificato: quella concessione assurda ha provocato nuovi cedimenti del versante e della banchina stradale, il crollo della recinzione a monte e la chiusura della strada.

Verrebbe da dire lo avevamo detto. Ma non basta: devono essere individuate le responsabilità di chi non ha messo o fatto mettere in sicurezza uno scavo verticale sotto il centro storico di un Paese antichissimo, una ferita che, solo a guardarla, lasciava prevedere quanto è successo.

Speriamo che questo almeno serva da lezione e confidiamo nei nuovi amministratori comunali di Rio nell’Elba perché cambino atteggiamento e registro rispetto ad uno sfruttamento ed ad una cementificazione del territorio che, di fronte ai cambiamenti climatici ed agli eventi meteorologici intensi sempre più frequenti, sta mostrando tutta la sua pericolosità ed gli enormi costi economici e sociali per le comunità".