Cronaca

Carlo Mazzerbo, insignito "benemerito per la viticoltura"

Ha incentivato la produzione vitivinicola nella colonia penale di Gorgona

Carlo Mazzerbo

In occasione del Vinitaly ogni assessore all'agricoltura segnala il "Benemerito per la viticoltura" della propria regione, ossia un'azienda o una persona che si è distinta per aver saputo promuovere e valorizzare in modo peculiare la cultura vitivinicola della sua terra. Il premio è stato istituito nel lontano 1973 da Veronafiere proprio in collaborazione con gli assessorati all'agricoltura delle varie regioni.

A coloro i quali spetta il titolo di "Benemerito della viticoltura italiana" viene assegnata la tradizionale "Medaglia di Cangrande" alla presenza delle autorità italiane straniere che convergono a Verona in occasione del Vinitaly.

Per l'anno 2014, in occasione del 48° Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati, l'assessore all'agricoltura della Regione Toscana ha indicato il direttore della casa di reclusione di Gorgona Isola, Carlo Mazzerbo, per ricevere il titolo.

Mazzerbo si è infatti impegnato nello sviluppo della viticoltura tra le molteplici attività agricole che vengono svolte dalla casa di reclusione a Gorgona. L' attività, che è in corso da diversi anni sull'isola è stata resa possibile grazie alla disponibilità dell'amministrazione penitenziaria e al coinvolgimento del personale e dei detenuti con risultati assai lusinghieri. Il recente vino IGT Toscana "Gorgona" ha dimostrato infatti l'importanza ed il successo di questa iniziativa che assume il significato di una "buona pratica" e potrebbe essere ripetuta anche in altri contesti.

La tradizionale "Medaglia di Cangrande" dei benemeriti della viticoltura italiana verrà assegnata al Dottor Carlo Mazzerbo il 6 aprile, giornata inaugurale del Vinitaly, alla presenza delle autorità italiane e straniere convenute a Verona. Un riconoscimento, come ha ribadito l'assessore regionale, che assume una valenza speciale, nel segno della qualità e dell'eccellenza tipiche della nostra terra, ma anche nel segno dell'impegno sociale che l'agricoltura in Toscana ha dimostrato di saper attuare e che questo progetto riassume in maniera emblematica.