Attualità

Raccolta differenziata, qualcosa non va

Sono spariti gli antiestetici cassonetti urbani ma in compenso ci sono quotidiane situazioni come quelle delle immagini allegate

I cassonetti della differenziata al bivio di Lacona

Che all'Elba servisse una accelerazione nella raccolta differenziata dei rifiuti, non era in discussione. Oltretutto i primi risultati delle nuove politiche di raccolta, con l'introduzione del "porta a porta",  si sono visti subito, specie a Capoliveri: aumento verticale della percentuale di differenziazione, miglioramento altrettanto verticale del decoro urbano, con l'eliminazione di quegli arredi da terzo mondo di cui erano pieni i paesi elbani, ovvero gli antiestetici e maleodoranti cassonetti, verdi o blu che fossero.

Eppure qualcosa non ha funzionato. Ne sanno qualcosa a Porto Azzurro, che qualche settimana fa è stata costretta a togliere i cassonetti da Mola e dal bivio del Buraccio, sommersi quotidianamente da rifiuti provenienti da utenti capoliveresi del servizio  ai quali la differenziata non andava giù, e che preferivano scendere "a valle" per depositare i loro sacchi nei cassonetti longonesi dell'indifferenziata.

Eliminato il problema con la rimozione di quei cassonetti, se ne è creato un altro. Nelle foto allegate la situazione - quotidiana -  è quella del bivio di Lacona, con i contenitori della differenziata usati indiscriminatamente, con il risultato di uno spettacolo indecoroso offerto alle centinaia di auto di turisti quotidianamente in transito.

Evidentemente non basta lo sforzo di Esa, che ha disposto svuotamenti anche pomeridiani dei contenitori. E' necessario qualche altro provvedimento, magari repressivo, perchè l'isola non può permettersi situazioni di decoro simili, men che meno in piena stagione turistica.