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"Eurit e dissalatore, due pesi e due misure"

Il Comitato per la difesa di Lido e Mola interviene per sottolineare i possibili rischi del dissalatore connessi soprattutto all'ambiente marino

Rendering progetto dissalatore di Mola

Il Comitato per la difesa di Lido e Mola interviene dichiarando che sono stati usati due pesi e due misure per valutare due tipi di interventi, di cui uno di tipo pubblico, quello del dissalatore di Mola, l'altro invece di tipo privato, cioè il progetto di ampliamento della cava Eurit.

Secondo il Comitato, Regione, Parco e Legambiente non avrebbero prestato le dovute attenzioni ai rischi per l'ambiente soprattutto connessi alla salamoia che verrà scaricata in mare dal futuro dissalatore.

L'intervento del Comitato cita sostegno dei suoi timori per la zona due studi, di cui uno di Edward Jones, dell’Institute for water, environment and health, l'altro di Francesco Aliberti, professore del dipartimento di Biologia dell'Università Federico II, sull'impatto ambientale dello scarico del dissalatore di Lipari. E a questo proposito afferma:

 "Nel Golfo Stella esiste una corrente a vortice in senso antiorario. L’ipersalinità inizialmente tenderà a spostarsi verso le spiagge di Felciaio, Norsi, Acquarilli e Margidore per poi raggiungere l’Innamorata, Morcone, Pareti, Barabarca e Zuccale e continuare a girare intorno, secondo le correnti dominanti, aumentando sempre di più la concentrazione salina, come si vede dalla foto allegata. In rosso la condotta progettata dello scarico della salamoia e in giallo la corrente che tende a formare il vortice".

Il Comitato per la difesa di Lido e Mola conclude evidenziando che "la condotta progettata riverserà la salamoia nel mezzo di una prateria di poseidonia esistente al largo tra la spiaggia di Lido e la spiaggia di Zuccale".