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Un cetaceo spiaggiato all'Elba

Si tratta di uno zifio, cetaceo schivo e abituato a vivere a grandi profondità. Accertamenti in corso sulle cause della morte

Foto di repertorio

Uno strano ritrovamento nei giorni scorsi su una spiaggia di Capoliveri. Un cetaceo che inizialmente sembrava somigliare ad una balenottera è stato trovato morto.

Sul posto per avviare tutti gli accertamenti è intervenuta la Guardia Costiera.

Intanto si apprende che l'animale spiaggiato è uno zifio, un cerca che vive a grandi profondità e può arrivare fino a mille metri sotto il mare per poi riemergere solo per poco tempo.

"E' il quarto spiaggiamento di questa specie nel Mar Tirreno nel giro di pochi giorni, dopo i tre animali spiaggiati sulle coste orientali della Corsica il 18 maggio scorso, in tre località diverse, ma molto vicine tra loro, dei quali uno ha ripreso il largo, e potrebbe essere proprio quello arrivato morto all'Elba. - si legge sulla pagina Seame Sardegna, che cita anche un articolo pubblicato sul giornale Greenreport.it - E' decisamente presto per trarre conclusioni, ma gli esiti delle necroscopie fatte su tutti i cetacei dai veterinari corsi e italiani del CERT - Cetacean strandings Emergency Response Team e IZS Toscana potrebbe dare un responso sulla cause di morte e forse anche sull'eventuale correlazione con lo spiaggiamento di massa avvenuto pochi giorni fa in Corsica. Ciò non è scontato e dipende da molti fattori, tra cui le condizioni della carcassa. Una cosa è certa: 4 spiaggiamenti di zifio in pochi giorni e nella stessa area, devono destare attenzione.

Ricordiamo che molto spesso, quando ci sono manovre militari che possono creare rumore in profondità, in articolare in seguito all'uso di sonar a media frequenza, questi cetacei vengono disturbati, risalgono in superficie molto rapidamente e possono andare incontro a quella che viene definita "sindrome da decompressione", analogamente a quanto può accadere ai subacquei. Questo può causare importanti emorragie interne a questi animali e anche la loro morte.
Per dovere di cronaca ricordiamo che è ancora in corso una importante esercitazione militare che interessa anche il Mar Tirreno, tra l'Elba e la Corsica, denominata "Mare Aperto 2024-1", in cui partecipano sottomarini e navi e aerei antisommergibile di diverse nazioni. L'esercitazione si svolge in parte anche all'interno del Santuario Pelagos".

Non resta che attendere i risultati necroscopici per capire cosa è accaduto.