"L’Amministrazione comunale di Capoliveri condanna fermamente gli atti vandalici e incivili avvenuti la scorsa notte (ieri notte, ndr) contro la rassegna letteraria Autorə in Vantina. La rassegna nasce nel 2021 da un bisogno di ri-appropriarsi degli spazi urbani e da un bisogno di re-incontrarsi in piazza per dialogare e per discutere di temi di attualità nel rispetto del pensiero di tutte e di tutti e nello spirito democratico che ci guida nelle decisioni di tutti i giorni".
Lo ha dichiarato Chiara Ridi, assessora alle politiche scolastiche e sociali del Comune di Capoliveri.
"La nostra Amministrazione comunale non accetta la violenza verbale e non accetta l’intolleranza, - ha proseguito Ridi - e di questo ne fa manifesto anche attraverso la rassegna stessa, i cui temi di civiltà sociale prescindono da appartenenze politiche e sono la base su cui si misura la civiltà di una collettività. Esprimiamo solidarietà a Silvia e a tutta l’equipe di MardiLibri che dall’inizio organizza la rassegna e che accoglie con entusiasmo ogni spunto di riflessione e ogni novità. Ci rammarica inoltre vedere che è stata deturpata “Novecento”, l’opera di Italo Bolano che colora la piazza della Vantina e che rappresenta per noi patrimonio inestimabile del nostro paese".
"L’attacco alla “propaganda gender”, come si legge nel volantino, e alle scelte dell’Amministrazione è infondato sotto tanti punti di vista, ma soprattutto risulta infondato se consideriamo che in questi cinque anni abbiamo parlato di tantissimi aspetti sociali di ogni tipo: lotta alla mafia, corpi non conformi, linguaggio, Palestina, omofobia, scuola, giornalismo, diritti degli animali…" , ha aggiunto Ridi.
"Attraverso la rassegna abbiamo lavorato per tre anni con una scuola secondaria di secondo grado dell’isola all’interno di un laboratorio di lettura e grafica che ha permesso alle ragazze e ai ragazzi di incontrare scrittori e scrittrici di tutta Italia".
"A coloro che hanno attaccato questi volantini in giro per il paese estendo l’invito a venire al prossimo appuntamento della rassegna, così vedranno che l’obiettivo non è disseminare la “propaganda gender”, ma discutere, parlare, riflettere, aprirsi", ha concluso Ridi.