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Dissalatore e cava Eurit, "due pesi e due misure"

Secondo il Comitato a difesa di Mola e Golfo Stella ci sarebbero contraddizioni del Parco fra il parere sulla cava Eurit e il dissalatore di Mola

Italo Sapere

"Rispondo al Direttore del Parco, allegando la lettera di Asa in originale, spedita dopo il primo parere “critico” espresso dal Parco".

Si apre così replica alle dichiarazioni sul progetto del dissalatore di Mola del direttore del Parco nazionale Arcipelago toscano, inviata da Italo Sapere per conto del Comitato per la difesa di Mola e Golfo Stella.

"Chi avrà voglia di leggerla si renderà conto che le “rassicurazioni” scritte da chi propone il dissalatore sono veramente futili - prosegue Sapere - e non riusciamo a capire come possano avere fatto cambiare idea al Parco. Per facilità di lettura, in grassetto sono riportati parti del parere a firma del Direttore e di seguito le osservazioni di Asa (vedi in fondo all'articolo)". 

Secondo Sapere "Il modo in cui il Parco considera l’ambiente dentro e fuori il perimetro di propria competenza mette in evidenza le sue contraddizioni, dato che tratta in modo diverso lo stesso valore ambientale. Un esempio: Cava Eurit a Porto Azzurro. Riguardo l’ampliamento della cava, il Parco aveva espresso giustamente un parere tecnico negativo , pur non essendo la cava all’interno del perimetro del Parco, né in zona limitrofa, affermando che “non è possibile escludere con sufficiente certezza che il progetto considerato determini un'incidenza negativa significativa sugli obiettivi di conservazione dei siti ZPS Elba Orientale e SIR Zone umide del Golfo di Mola”.

"Il dissalatore, per l’appunto, - spiega Sapere - si trova invece in una zona limitrofa. Parere del Parco: “questo Ente ritiene che possa essere esclusa la presenza di effetti negativi significativi sull’ambiente.” La cava si trova a circa 2 chilometri in linea d’aria dalla zona umida di Mola. Il dissalatore 800 metri. Esempio di ipocrisia politica o negazionismo ambientale?"

"Per nostra fortuna, le Aree Marine Protette sono normative ancora non approvate e spero ben lungi da arrivare, visto la considerazione che il nostro Parco ha per tutto ciò che è si trova sotto la superficie del mare", conclude Sapere.