DISSALATORE

Dissalatore, interviene il difensore civico

Il Comitato per la difesa di Lido e Mola ha scritto al difensore civico della Toscana evidenziando criticità nell'iter del progetto

Il Comitato per la difesa di Lido e Mola ha inviato una lettera per chiedere al difensore civico della Toscana per chiedere il suo intervento sulla questione dell'iter del dissalatore di Mola.

Il Comitato, sottolineando di avere raccolto 1850 firme contro il progetto di desalinizzazione ha scritto:

"Ci rivolgiamo a Codesta Spettabile Istituzione affinché assuma la nostra difesa contro Autorità Idrica Toscana che, contravvenendo ai basilari principi di rispetto dell’ambiente, ai palesi fini di evitare l’assoggettabilità del progetto al processo di VIA, ha fatto deliberare un decreto-legge regionale dichiarando l’area interessata “non significativa” (Decreto pubblicato sul BUR n.17 del 26/4/17 pag. 109). Ci si è limitati ad un provvedimento dirigenziale n.4515 del 12/04/2017, affrancandosi così da ogni potenziale ma quasi sicuro blocco per mancanza di sostenibilità ambientale visto il luogo delittuosamente prescelto e particolarmente delicato".

Il difensore civico della Toscana Sandro Vannini ha perciò inviato alla Regione Toscana una richiesta di chiarimenti.

"L’istante ritiene che non siano state adeguatamente espletate le procedure di VIA per l’intervento dicui trattasi. - si legge nella lettera inviata alla Regione Toscana - Ricordando che le funzioni istituzionali della Difesa Civica sono disciplinate dalla LR 19/2009, si invita il competente settore della Regione Toscana a voler riferire in merito al procedimento inerente il progetto dell’impianto di dissalazione, secondo quanto previsto dalla Parte seconda del Dlgs. 152/2006 e dalla LR 10/2010", con particolare riferimento a quanto ha dichiarato il Comitato per la difesa di Lido e Mola.