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Barbetti, "attivare la terapia intensiva all'Elba"

In piena emergenza coronavirus il vicesindaco di Capoliveri chiede a Regione ed Asl di attivare almeno 4 posti, dato che l'ospedale elbano non ne ha

Foto di repertorio

Il vicesindaco di Capoliveri, Ruggero Barbetti, in piena emergenza coronavirus a livello nazionale, scrive al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, all’assessore alla Sanità Regione Toscana, Stefania Saccardi e alla Direttrice generale dell’Asl Nord Ovest, Maria Letizia Casani, per chiedere di attivare almeno 4 posti per la terapia intensiva all'ospedale elbano. La lettera è inviata per conoscenza anche ai sindaci elbani.

Ruggero Barbetti

Qui di seguito pubblichiamo il testo della lettera di Ruggero Barbetti.

"Egregi,

in considerazione della gravissima emergenza in Italia causata dal Coronavirus, mi sembra doveroso segnalare, come già a Vostra conoscenza, che nel Presidio Ospedaliero di Portoferraio, unico ospedale sull’Elba, non sono presenti letti di Terapia Intensiva.

Ritengo quindi che sia indispensabile, per una prima emergenza e anche in considerazione della criticità geografica dell’isola, avere almeno la disponibilità di 4 letti di terapia intensiva che potrebbero essere ubicati in alta intensità (U.O.C di Medicina, con la supervisione del Servizio di Anestesia e Rianimazione in collaborazione con il Reparto di Medicina) ed essere dotati di un organico adeguato medico ed infermieristico al fine di garantire i turni necessari.

Ricordo che attualmente ci sono solo 3 anestesisti in organico e 5 internisti e che al momento i turni sono coperti utilizzando la modalità ex articolo 55.

Segnalo che in caso di avversità meteo, venendo meno la presenza degli operatori sanitari che provengono dal continente causa fermo navi, diventa problematica anche la copertura dei turni e solo grazie alla collaborazione e al grande sforzo e sacrificio da parte di questi medici si riesce a sopperire alle gravi carenze. E per i motivi sopra esposti ritengo che sia indispensabile avere un organico adeguato sia medico che infermieristico.

Trattandosi di zona disagiata e considerata l’emergenza da Coronavirus, in caso di paziente con insufficienza respiratoria che necessita di terapia intensiva, è quindi indispensabile avere almeno un piccolo reparto di terapia intensiva sull’Isola. Come evidenziato anche nel comunicato dell’USL Toscana nord ovest, in caso di paziente con insufficienza respiratoria affetto da Coronavirus, il trasferimento, sempre che le condizioni meteo marine lo consentano, è molto più complesso rispetto ad un normale trasferimento.

Inoltre deve essere considerato il rischio a cui sta andando incontro la popolazione elbana per l’improvvisa presenza di persone provenienti dalla “Zona 1” del Nord che in massa si sono trasferite sull’Isola (spesso incuranti delle disposizioni ministeriali e regionali).

Pertanto, tenuto conto della Delibera del Consiglio dei Ministri del 5 marzo 2020 (Ulteriore stanziamento per la realizzazione degli interventi in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. 20A01500) e siccome i tempi per fare le richieste sono assai ristretti, Vi chiedo che sia presa immediatamente in considerazione la presente proposta e avviata urgentemente la richiesta di 4 letti di terapia intensiva, corredati di strumentazione e organico necessari.

Ringrazio anticipatamente per un Vs. cortese cenno di riscontro".

Ruggero Barbetti, vicesindaco di Capoliveri