Attualità

Una passeggiata notturna al Sasso

Organizza il circolo le Macinelle, d'intesa con la guida ambientale Francesca Anselmi. Si parte alle 21,15 da Piazza della Chiesa a San Piero

"Che ti move, o omo, ad abbandonare le proprie tue abitudini delle città, lasciare li parenti e li amici ed andare in lochi campestri per monti e per valli, se non la naturale bellezza del mondo?"  (Leonardo da Vinci). 

Giovedì 18 Agosto alle ore 21,15 Piazza della Chiesa San Piero In Campo
una passeggiata notturna nel fantastico scenario del sito archeologico del Sasso. È quanto organizza il circolo le Macinelle, d'intesa con la guida ambientale Francesca Anselmi.
Il ritrovo è alle 21,30 in piazza della Chiesa, a San Piero:dove inizierà l'avventura per raggiungere Il sito archeologico.
Il Sasso e’ un a enorme massa rocciosa dalla a cui sommità si può spaziare su un arco di orizzonte che va dal monte Argentario alla Corsica .Vi si possono osservare evidenti tracce di fondazioni che lasciano supporre la presenza di una torre di avvistamento
Nel suggestivo luogo gli escursionisti saranno accolti dai sussurri poetici del maestro e poeta Adriano Pierulivo accompagnato dal poeta Nostrale Angelo Mazzei, subito dopo Daniela Soria canterà alcuni stornelli popolari elbani, di seguito Francesca Anselmi ci parlerà degli aspetti naturalistici e storici del luogo.Non solo. Angelo Lello Tranchida, esperto astrofilo, spiegherà del Triangolo estivo che domina il cielo di questo mese, dalla via Lattea che attraversa il cielo, salutando le costellazione della Vergine e del Leone che abbandonano il cielo estivo per far posto alle costellazioni da Cassiopea a Pegaso con Andromeda. Il rientro a San Piero è previsto intorno alle 23,30.
L'escursione è facile gratuita e adatta a tutti “ma ricordatevi la pila e le scarpe chiuse”.

Notizie sull'insediamento subappenninico del Sasso

La località II Sasso fu sede di un insediamento dell'Età del Bronzo, riferibile alla cosiddetta cultura subappenninica (1100-900 a,c), Queste genti, che costellarono di piccoli villaggi il Massiccio del monte Capanne, erano dedite alla pastorizia e alla tessitura; alcuni rinvenimenti (pietre laviche, ossidiana sarda) confermerebbero tuttavia scambi commerciali con la penisola italiana e le isole maggiori Le strutture abitative erano rappresentate da cajanne a pianta ellittica con copertura di frasche intonacata con argilla;spesso, comunque, venivano utilizzati ripari naturali adattati
con piccoli muretti. Tutti i siti hanno restituito frammenti ceramici dal caratteristico impasto grossolano, appartenenti a vasellame di uso domestico.
Dal sito del Sasso era possibile comunicare visivamente con gli altri abitati della zona, secondo una strategia riscontrata in tutti gli insediamenti subappenninici dell'Elba occidentale